Leggiamo, non senza grave imbarazzo per i sostenitori della “deforma costituzionale”, la lunghissima relazione del presidente emerito della Corte Costituzionale Annibale Marini che afferma: "Riforma sbagliata, il Parlamento andrebbe sciolto". Detto così, può sembrare una delle tante prese di posizioni contrarie alla “deforma” sulla quale noi tutti saremo chiamati ad esprimerci il prossimo 4 dicembre. E invece no, perché quella lunga, anzi lunghissima relazione, smonta pezzo a pezzo il progetto. E a farlo non è l’ultimo degli accesi avversari di Renzi-Boschi, bensì il primo e più importante magistrato competente in materia di valutazione della costituzionalità delle leggi, comprese quelle di riforma costituzionale, fino a quando non è andato recentemente in pensione. Questo gli consente ora di dire subito,senza attendere oltre, come giudica la “deforma”. Per motivi di correttezza istituzionale non avrebbe potuto farlo prima. Noi abbiamo letto quello che ha scritto il presidente emerito dal giornale on-line che l’ha pubblicata, “Affaritaliani.it” che celebra quest’anno il ventennale, essendo stato il primo quotidiano on-line fin dall’ormai lontano 1986: un primato in tutti i sensi. Di seguito riportiamo il link dell’articolo comparso oggi, 13 ottobre 2016 con il titolo “Referendum, parla Annibale Marini (Presidente emerito Corte Costituzionale)” (http://www.affaritaliani.it/politica/palazzo-potere/parla-annibale-marini-presidente-emerito-corte-costituzionale-445215.html). Invitiamo caldamente i nostri lettori a leggere tutto il suo intervento, che spiegherà i fin troppi motivi critici del progetto di riforma, attentamente analizzati da uno dei più illustri giuristi italiani. Nel suo lungo intervento, il presidente Marini spiega dettagliatamente perché la riforma è sbagliata, non solo, ma afferma addirittura che il Parlamento dovrebbe essere sciolto.

da montenovonostro