Ostra Vetere: Non faccia scherzi referendari per la fusione che nessuno vuole |
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Martedì 25 Ottobre 2016 22:32 |
Vogliamo lanciare un segnale all’amministrazione comunale di sinistra a Ostra Vetere, a seguito dell’esito del referendum istituzionale sulla fusione per incorporazione del Comune di Morro d’Alba in quello di Senigallia. E’ stato un progetto fortemente, testardamente voluto dal PD, che ha lanciato una delle sue solite “parole d’ordine” in attuazione del principio di “centralismo democratico” tanto caro a una decrepita concezione vetero-bolscevica che non si faceva scrupoli a professare anche la teoria della “sovranità limitata” per i paesi satelliti sovietizzati. A quel tempo il “capo dell’idea” mandava ad esecuzione le “parole d’ordine” con lo sferragliare dei cingoli dei carri armati invasori e ora le manda ad esecuzione con lo
sfarfallare delle schede dei referendum invasori. Meno rumore, ma uguale l’esito: l’accorpamento massificante dei subalterni. Così il PD Renzi a Roma lancia il referendum per la “deforma” della Costituzione democratica e repubblicana, così l’onorevole PD Lodolini alla Camera propone la legge per la fusione obbligatoria dei piccoli Comuni sotto i 5.000 abitanti, così il presidente regionale PD Ceriscioli nelle Marche lancia la legge sulla fusione per incorporazione dei Comuni, così il presidente PD dell’ANCI Marche Mangialardi sindaco di Senigallia promuove il referendum sulla fusione del piccolo paese satellite con l’annuizione dell’ultimo subalterno sindaco PD Cinti. A questa prassi massificante noi non ci stiamo. Noi non siamo del PD. Noi siamo per la Libertà, l’Autonomia e la Giustizia. Siamo per Montenovo, per “montenovonostro”. Montenovo è il nostro Comune, lo è da quasi mille anni, nessuno pensi di farlo scomparire adesso. Ha superato indenne guerre, invasioni, ribellioni, calamità, pestilenze, alluvioni, terremoti, epidemie e sventure di ogni genere. Ma ogni volta è sopravvissuto. Sopravviverà anche alla sventura più grande che poteva capitargli: quello di essere amministrato dal PD renziano che vorrebbe imporre la fusione a colpi di referendum. Deve essere certamente una grave sventura quella che ci sta capitando attorno, se dopo mille anni di libertà e autonomia adesso c’è chi vorrebbe sopprimere la potestà di amministrarci da soli in paese, prendendo a ridicolo pretesto la necessità di ridurre i costi di gestione. Che cosa sarà mai successo in questi ultimi tre anni se il Comune non può più far fronte ai costi di gestione della sua autonomia? Chi ha ridotto così le finanze pubbliche da strangolare per miseria l’autonomia comunale? Perché mai viene praticata una politica fiscale e finanziaria che immiserisce le risorse senza diminuire le tasse? Chi ci sottrae i mezzi finanziari necessari a far sopravvivere la nostra individualità istituzionale e la nostra identità civile e ideale? Chi sta soffocando la nostra autonomia con l’asfissia economica? E’ il PD, questo PD renziano, che senza essere stato mai eletto da alcuno vorrebbe dire a noi di rinunciare a eleggerci sul posto chi deve amministrarci e pretenderebbe di inviarci ad amministrare un sindaco forestiero. Questa è invasione. E noi non la vogliamo. Se chi ci amministra non è in grado di difendere la nostra identità perché “suddito” di questo PD è meglio che se ne vada prima, perché non vogliamo essere invasi da nessuno, tantomeno da un sindaco PD di Senigallia che, oltre ad essere sconfessato in casa, non ha più titolo nemmeno per rimanere presidente dell’ANCI Marche. Per questo chiediamo alla amministrazione comunale di Ostra Vetere di uscire dall’ANCI per aderire alla concorrente ANPCI dei Piccoli Comuni, se Mangialardi volesse rimanere dove non può più stare. E non faccia scherzi referendari per la fusione che nessuno vuole.
da montenovonostro |