Ci è stato impedito di tenere l’annunciato pubblico comizio di domenica scorsa per l’onerosità insopportabile della pretesa imposta dall’amministrazione comunale di Ostra Vetere. E così ci siamo guardati un po’ d’attorno. Mica tutti sono come gli “sfascisti” che “comandano” da noi. C’è per fortuna gente in giro che si definisce democratica, come loro, ma lo è davvero. E così ieri sera siamo stati ospiti nella conferenza-dibattito promossa dai Giovani Democratici di Corinaldo in collaborazione con i Giovani Democratici della Provincia di Ancona che hanno promosso un incontro sul tema del prossimo referendum del 4 dicembre. Ci siamo andati in rappresentanza del Comitato per il NO promosso dall’ANPI senigalliese. C’era un moderatore che ha diretto le fasi del dibattito, due rappresentanti dei Giovani Democratici schierati a favore del SI e due rappresentanti del Comitato per il NO: il professore jesino di Diritto Ero Giuliodori e il referente di “montenovonostro” Alberto Fiorani. Il convegno si è tenuto presso l’Auditorium San Rocco in piazza Garibaldi a Senigallia alla presenza di decine di intervenuti di tutti gli schieramenti politici, in un clima di tolleranza e disponibilità. Non certo il clima che si respira a Montenovo. Laggiù sono democratici davvero, mica come da noi. E Fiorani l’ha detto subito, appena presa la parola: “Ringrazio per l’opportunità che mi viene concessa di poter parlare liberamente a favore del NO al referendum, dopo essere stato impedito di farlo per le imposizioni dell’amministrazione comunale. Considero questa occasione come lenitiva, ma non certo compensativa, della lesione dei diritti costituzionali perpetrata a Ostra Vetere”. Poi si è svolto il dibattito fra l’alternanza dei quattro relatori che hanno affrontato tutti gli argomenti individuati. Tra l’altro le fotografie ci sono state scattate da uno dei giovani democratici presenti (grande e grosso e soprattutto sorridente e gioviale, mica come i musoni che vanno di moda da noi), che abbiamo poi scoperto essere il nipote senigalliese di un vecchio amico ostraveterano ormai scomparso da anni. Che bello ritrovare in giro per il mondo gente che conserva la memoria del passato, che non fa discriminazioni di sorta e ascolta attentamente quanto abbiamo da dire. Detto fatto, deportazione compiuta. Che vergogna “per Ostra Vetere”.

da montenovonostro