Ostra Vetere: Un genere amministrativo di esportazione anche da noi? |
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Lunedì 28 Novembre 2016 21:48 |
Paese che vai, strisce (pedonali) che trovi. Oppure non le trovi più. Come a Ostra Vetere, dove tra quelle che scompaiono per consunzione e quelle che non vengono rinnovate da troppo tempo (ma il problema si pone anche per le strisce di delimitazione degli spazi di parcheggio che, per tirchieggiare sulla vernice, sono state ridotte solo ai miseri e striminziti angolini), oppure come a Vittorio Veneto. Lassù, fra le montagne e boschi e valli d’or, fra l’aspre rupi echeggia un cantico che non è proprio d’amore. Anzi, lassù si piange miseria. Dice infatti quella amministrazione comunale che rifare le zebre costa troppo: «la sicurezza stradale è una delle nostre priorità» ma si sta cercando di
razionalizzare il numero degli attraversamenti stradali segnalati «per curare meglio quelli che restano». Troppi soldi per mantenere tutte le strisce pedonali, dunque: via quelle che non sono strettamente necessarie. Così il Comune di Vittorio Veneto rinuncia alle strisce pedonali. O meglio: a quelle ritenute non strettamente necessarie. E’ la politica della “lesina”. Vittorio o non vittorio, che sia un genere amministrativo di esportazione anche da noi?
da montenovonostro |