Ostra Vetere: Slibertà sdemocratiche in Montenovo ai tempi (bui) del Memè |
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Mercoledì 30 Novembre 2016 17:46 |
Tra “Libertà democratiche” e “slibertà sdemocratiche” c’è di mezzo il mare, il “mare di mezzo”, quello in mezzo alla terra, il “medi-terraneo”, come fin dall’antichità si è sempre chiamato il mare grande allora conosciuto, tutto circondato dalle terre note: Europa, Asia e Africa, prima che Cristoforo Colombo scoprisse l’America e che altri navigatori scoprissero l’Oceania e l’Antartico. Ma sulle rive di quel mare si è fatta la storia, fra nord e sud del mondo.
Prima unificato da Roma e poi diviso dall’Islam sulle due rive, una divisione netta che da un millennio e mezzo separa ciò che l’antica Roma aveva unito. E’ inutile non volerlo riconoscere, è così. Due culture, due diverse società, due caratteri distintivi di mentalità. Conciliabili? Forse. Più in là. Per ora sappiamo cos’è il mondo occidentale, con tutti i suoi difetti ma anche con tutti i suoi meriti (o vantaggi). E conosciamo anche l’altra faccia della medaglia, al di là del mare di mezzo, il “medi-terraneo”. E non c’è dubbio che nel nostro occidente si pratichino davvero (più o meno bene) le “libertà democratiche”. Non altrettanto sull’altra sponda del “medi-terraneo”. Accanto a paesi emergenti (pochi) in cui si stanno raggiungendo positivi risultati di sviluppo e apertura, esiste una pluralità di altri paesi (tanti), quasi tutti arabi e mussulmani, in cui i risultati di sviluppo e apertura faticano molto ad affermarsi. In nessun paese dell’occidente si verificano i fatti e atti che caratterizzano la vita quotidiana di là dal mare. I terribili drammi della guerra in Siria sono sotto gli occhi di tutti, così come le condizioni di vita in Libia, Egitto e altrove. E nemmeno le aberrazioni dittatoriali di un paese come la Turchia, che sembrava il più prossimo agli standard europei, e dove invece una tentato colpo di stato (non si sa quanto reale o quanto artefatto) serve da pretesto per l’imposizione di un regime repressivo il cui responsabile si richiama a quella dittatura ormai tramontata da settant’anni sulla riva settentrionale del “medi-terraneo”. In nessun luogo dell’occidente si verificano le aberrazioni delle tirannie che pullulano nei paesi di là del mare. Solo lì si verificano gli scontri tribali e le terribili contrapposizioni violente dei tagliagole dell’Isis o dei dinamitardi Talebani che si accaniscono contro gli uomini e anche contro i simboli del passato, sgozzando innocenti e picconando opere d’arte. E’ chiaro, quindi, che ci sono due mondi diversi e distanti, divisi dal mare di mezzo. Da una parte le “libertà democratiche” e dall’altra le “slibertà sdemocratiche”, acerbo frutto di secoli bui che durano ormai da un millennio e mezzo. Eppure anche da noi cominciano a serpeggiare segni inquieti di barbarismi mediorientali. Da noi, dove dovrebbero essere acquisite stabilmente quelle “libertà democratiche” frutto della nostra civiltà tollerante e inclusiva. Quella che assicura diritti e libertà di parola a tutti. Cose spesso impensabili di là dal mare. Eccom’è, allora, che anche da noi nuove prepotenze tentano di soffocare, seppure con risibili strumenti vessatori, ogni espressione libera di pensiero, impedendo anche con metodi grotteschi la libertà di parola? Com’è che anche da noi si tenta di introdurre la tassa mussulmana “Jizya” per quelle minoranze che non vogliono sottomettersi al prepotente di turno? Non è che si stanno affermando anche da noi le “slibertà sdemocratiche” da talebani integralisti, che sono il contrario delle “libertà democratiche” cui tutti noi aspiriamo? Non sarà per caso che dovremmo prendere atto come esistano purtroppo slibertà sdemocratiche in Montenovo ai tempi (bui) del Memè?
da montenovonostro |