Senigallia: NO. Ed è due … |
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Lunedì 05 Dicembre 2016 17:04 |
Stupisce l’incredibile sufficienza con la quale i maggiori responsabili del disastro elettorale di domenica scorsa non vogliono comprendere la lezione che la popolazione con il voto ha voluto impartire. I dati sono incontrovertibili: la maggioranza assoluta ha bocciato la “deforma” e i suoi sostenitori con il 53% a 47%. Per una città come Senigallia, nella quale la sinistra ha sempre avuto la maggioranza, si tratta di una sconfitta senza precedenti nella storia elettorale della città. Eppure non arriva alcuna reazione rilevabile. Come se niente fosse. Esattamente
come il mese scorso, con la precedente clamorosa sconfitta a un altro referendum: quello per la fusione di Senigallia con Morro d’Alba. Anche quello è stato un disastro. E anche per quello il silenzio è calato plumbeo sulla realtà cittadina. Ha pagato qualcuno per quella sconfitta? Qualcuno si è domandato chi ha pagato davvero quella “pensata” tanto inopportuna da aver lasciato il vuoto dietro di sé? Eppure quel referendum, tanto testardamente preteso dal PD, adesso sembra aver avuto genitori. Tutti fanno finta di niente. Ma quanto è costato chiamare alle urne tutti i senigalliesi e i morresi? Quante centinaia di migliaia di euro sono stati spesi per quel referendum? E chi li paga? Nel senso: chi tira fuori i soldi sprecati in una iniziativa politica cervellotica di quella fatta? Non paga chi ha promosso quel referendum? Non tirano fuori i soldi di tasca loro quelli che hanno voluto sfidare l’opinione pubblica a quel modo? Loro hanno sbagliato. Loro hanno sprecato. Ma alla fine fanno pagare a noi. E no, eh. Non è così che si amministra una comunità. Bisogna fare cose serie, altro che inseguire le fantasticherie di un Partito Deformatico che non è contento se non sfascia tutto quello che trova. Così, tanto per cambiare. Ma i due sindaci, quello di Senigallia e quello di Morro d’Alba, che hanno spinto quel referendum e sono stati sonoramente bocciati dalle rispettive popolazioni, non sentono il dovere di rinunciare a quella responsabilità della quale si sono dimostrati ben al di sotto delle attese? Non vogliono pagare? E nemmeno si dimettono? Hanno costretto tutti a una iniziativa che si è dimostrata un flop (e che flop) e poi non fanno niente né dicono niente? Non si dimettono? Rimangono al loro posto come se nulla fosse? Ahò. La colpa di quello spreco è loro. Loro devono pagare. E invece tacciono. Rimangono attaccati alla poltrona come se niente fosse. Almeno Renzi, dopo la solenne bruciatura dell’esito referendario, ha annunciato le dimissioni. Ha perso e se ne va. Se ne deve andare. Non può rimanere a fare altri danni. E perché i due sindaci con-fusionari non fanno altrettanto? Due referendum, tutti e due bocciati. Uno dietro l’altro. Non ne azzecca una, questo PD. E’ un’altra delle solite pensate da PD Partito Deformatico del cambiamento a tutti i costi. Un consiglio, allora, al PD: smetta con i cambiamenti senza criterio. Perché più cambia e peggio fa e i costi li fa pagare a noi. Altrimenti al popolo non rimarrà altro da fare che ripetere NO. Ed è due …
da montenovonostro |