Tutto al segno dell’approssimazione. Si vantava, qualche settimana fa, l’amministrazione che purtroppo abbiamo, di quanto bella ed efficiente fosse la nuova segnaletica stradale disseminata in paese a ingarbugliare di più le cose. Ne abbiamo già parlato, dimostrando come sia sempre vero il vecchio detto “Chi se lòda se sbròda”. Adesso si aggiunge un nuovo capitolo alla saga nostrana, frutto dell’improvvisazione saccente e soprattutto incapace di intuire le conseguenze di scelte infelici. Se proprio l’amministrazione voleva risparmiare sulla vernice, economizzandola oltremisura secondo la “politica della lesina” di gran moda durante il regime liberale di oltre cent’anni fa, l’immagine fotografica allegata dimostra plasticamente l’esito di simili “genialate”. Almeno potevano oscurare la vecchia segnaletica dei parcheggi, prima di avventurarsi in nuove evolutive trovate. Di fronte ai glifi angolari incomprensibili di nuova invenzione, permane quasi intatta la vecchia segnaletica totale, ben più evidente di quella nuova. E all’indeciso automobilista rimane aperta la scelta che più gli sembra opportuna. C’è quindi chi parcheggia secondo la vecchia segnaletica e chi parcheggia secondo la nuova, come è ben evidente in foto. Certo non ci guadagna la razionalità, né la fruibilità delle aree di sosta. Ma non ci guadagna nemmeno l’apprezzabilità di simili trovate normative, e soprattutto la credibilità dell’amministrazione comunale che purtroppo abbiamo, che lasciano aperta ogni possibilità di parcheggi fantasiosi.

da montenovonostro