Martedì 13 Dicembre 2016 16:19 |
Come se fosse facile sbrogliare la matassa. Renzi se n’è andato e i problemi da risolvere li lascia al “cireneo”, dopo averli tremendamente aggravati e aggrovigliati. Ha pasticciato talmente tanto le cose che nessuno sa più come rimetterle al posto giusto. Succede sempre così agli arruffoni scriteriati. Ma non ci si poteva pensare prima che a mettere troppa carne al fuoco spesso si brucia l’arrosto? Parafransando un vecchio slogan della Leopolda di Renzi
(“Adesso”, secondo i dettami dello sbrigativismo avanguardista di allora) si potrebbe domandare: e adesso? Facciamo una breve e incompleta carrellata delle cose lasciate in avvelenata eredità ai successori. Che poi tanto successori non sono, visto che, salvo un paio, tutti i ministri sono rimasti gli stessi in questo governo Renziloni-bis, chiamato a votare la fiducia davanti a un’aula parlamentare vuota per l’ “Aventino” delle opposizioni che hanno disertato la seduta. Manca una legge elettorale armonica fra Camera e Senato, perché quella detta “Italicum” è stata pensata solo per la Camera, ma non per il Senato, dopo la bocciatura del referendum costituzionale. Poi verrà presto il confronto-scontro dentro il partito che ha la massima responsabilità di quanto è accaduto, quel PD costretto ad apprestare un congresso straordinario e le elezioni anticipate. Poi è scoppiata la polemica sulla nuova ministra appena nominata da Gentiloni a posto dell'uscente Giannini all’Istruzione e Università, Valeria Fedeli, che ha mentito sul titolo di studio dichiarando di avere una laurea che invece non ha e non è un bell’inizio incominciare con una menzogna. A rincarare la dose l’ex sindaco PD di Venezia Massimo Cacciari che dice: "Il Partito democratico è fallito, questa farsa deve finire". L'ex sindaco di Venezia ha ribadito che è ora che "finisca la farsa del Pd". Il "M5S è destinato a vincere le prossime elezioni se resta l'Italicum" ma "faranno carte false per cambiare la legge elettorale" ha concluso. E non è certo un bel viatico. Non meno tenero Gian Antonio Stella, noto giornalista del Corriere della Sera e autore del celebre libro "La Casta": "La Boschi più potente di prima, non hanno capito nulla. Opposizioni pessime". Opposizioni che crescono, perché anche l’alleato di Renzi, Denis Verdini che aveva costituito il neo-partito ALA apposta per sostenerlo prestandogli una stampella, non voterà la fiducia perché Gentiloni non gli dà nessun ministero e allora rimane alla finestra a vedere quando affonda la barca. E adesso?
da montenovonostro |