Cagli: Costernazione per la vittima del cinghiale |
|
|
|
Lunedì 19 Dicembre 2016 16:23 |
Non l’avremmo mai voluto scrivere, ma è successo. Purtroppo tragicamente. Il 62enne senigalliese Rolando Caimmi, da tempo residente a Cagli, è morto nel corso di una battuta di caccia al cinghiale in località la Romita, lungo la strada che collega Cagli alla frazione dove l’uomo risiedeva insieme alla
moglie. Con un compagno di caccia, si era appostato in attesa che il cinghiale, già ferito da un primo colpo, transitasse per assestargli l’ultimo colpo. Ma poi il cacciatore avrebbe preferito inoltrarsi da solo lungo il costone per seguire i cani, convinto di poter cogliere l’animale di sorpresa. Non vedendolo rientrare, i compagni di battuta, rimasti in attesa, hanno dato l’allarme, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Era stato sbranato dal cinghiale, rinvenuto anche questo morto poco lontano. Una tragedia che ripropone i tanti e troppi allarmi inascoltati di “montenovonostro”, che già dallo scorso anno aveva segnalato la pericolosità dell’incremento incontrollato degli ungulati, che provocano danni alle colture e incidenti anche gravi, come in questo caso. Avevamo scritto anche agli assessori e consiglieri regionali ma, a parte le risposte di qualcuno di loro, la situazione è rimasta invariata in tutti questi mesi. Imprevidenza e imperizia sono alla base di tragedie come quella che ha portato alla morte del senigalliese Caimmi e per la quale esprimiamo vicinanza e condoglianze alla famiglia del defunto.
da montenovonostro |