Dalle Marche: Torna la Prima Repubblica. Era ora |
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Lunedì 26 Dicembre 2016 16:25 |
Il dottor Franco Rosini, Commissario regionale Marche della Democrazia Cristiana, scrive a “montenovonostro” per annunciare una notizia clamorosa: “Caro Alberto, contando di far cosa a te gradita, allego alla presente mail l’ordinanza del Tribunale di Roma che dispone la convocazione dell’Assemblea degli associati alla DC, ed un articolo de “Il Tempo” che ne parla. Buon Natale e felice anno nuovo a te ed alla tua famiglia. Franco Rosini, Commissario regionale Marche della Democrazia Cristiana. 2 allegati”. Ed in effetti la sua comunicazione contiene due allegati: l’ordinanza n. 7756/2016 v.g. del della Terza sezione civile del Tribunale di Roma che, in accoglimento dell’istanza depositata in cancelleria in data 12 maggio 2016 da Nino Luciani, Alberto Alessi, Luigi D’Agrò, Renato Grassi e Renzo Gubert “- dispone la convocazione dell’assemblea nazionale degli associati dell’associazione non riconosciuta “Democrazia Cristiana” (…) per deliberare sul seguente ordine del giorno: a) nomina del
presidente pro tempore della riunione e del segretario verbalizzante; b) nomina del presidente dell’associazione; c) varie ed eventuali; - designa il ricorrente Sig. Nino Luciani a presiedere detta assemblea e ad eseguire tutte le formalità necessarie conseguenti alla disposta convocazione. Manda alla cancelleria per la comunicazione alle parti. Roma 13 dicembre 2016. Il Giudice”. Il secondo allegato, che riproduciamo a lato, è la pagina 8 del quotidiano “Il Tempo” del 16 dicembre 2016 che titola “Via libera del giudice: rifate la DC” e sottotitola: “L’assemblea a febbraio a Roma. Il giudice ordina: OK, rifate la Democrazia Cristiana. Ordinanza del Tribunale di Roma: gli iscritti convocati a Roma il prossimo febbraio. Dietro l’operazione Alessi jr. Querelò l’allenatore Sarri per l’insulto “democristiano”. Obiettivo: i promotori accelerano i tempi in vista elle elezioni politiche. L’articolo del codice civile: “Per chiedere l’assise è sufficiente la richiesta del 10% degli aderenti”. Poi l’articolo si dilunga su numerosi aspetti della vicenda, che merita una successiva puntualizzazione, che “montenovonostro” non mancherà di fornire con i prossimi comunicati. Ma non è questa la sola notizia clamorosa, comunicataci lo scorso 22 dicembre. Infatti il giorno dopo, 23 dicembre, apprendiamo dalla stampa regionale anche un’altra notizia clamorosa, pubblicata su “SenigalliaNotizie”: “Anche nelle Marche il “nuovo” Partito Comunista” (http://www.senigallianotizie.it/1327418326/anche-nelle-marche-il-nuovo-partito-comunista) e su “MarcheNotizie” con lo stesso titolo (http://www.marchenotizie.info/26003/anche-nelle-marche-il-nuovo-partito-comunista). Dopo i pessimi esempi dei partiti della cosiddetta Seconda Repubblica (o forse Terza) che abbiamo puntualmente documentato in questi tre anni e che sono stati travolti dal ciclone referendario contro le “deforme” è ora di pensare alle “ri-forme” serie. Perché “riforma” significa far tornare le cose a come erano in origine, mentre finora i partiti hanno abusato di questo termine per coprire anche le loro “de-forme”. Ma adesso, dopo il referendum, la “pacchia” è finita. Quindi risorgono DC e PCI e torna la Prima Repubblica. Era ora.
da montenovonostro |