Roma: E prima è, meglio è |
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Venerdì 30 Dicembre 2016 16:13 |
L’abbiamo sempre detto e lo confermiamo: non siamo né di destra né di sinistra. E chi potrebbe esserlo, dopo quello che hanno combinato loro in questi ultimi anni? Ma non siamo nemmeno preconcetti nei confronti di nessuno, né di destra né di sinistra. Solo non ci piace il clima di scontro continuo e rabbioso fra destra e sinistra di quest’ultimo trentennio. C’è qualcosa che non va, quando i partiti, anziché dialogare, si irrigidiscono, addirittura ruggiscono e sfasciano tutto. Così non si costruisce niente di buono. E infatti l’esito di questi scontri trentennali sono
sotto gli occhi di tutti e non abbiamo bisogno noi di indicarli, perchè l’opinione pubblica è in grado di esprimere un giudizio completo. Ma non possiamo nemmeno rimanere alla finestra a guardare, perché chi ha senso di responsabilità non può tirarsi indietro, deve contribuire a risolvere i problemi. A complicarli ci pensano già destra e sinistra. E noi che non siamo né di destra né di sinistra proviamo a suggerire qualcosa. Incominciamo con la sinistra, perché è in maggioranza e governa sia il “Paese” che il “paese”, sia l’Italia che Montenovo. E alla sinistra che “comanda”, anziché “servire”, ci sentiamo di dover dire un paio di cose. Se davvero la sinistra fosse “di sinistra” e non fosse solo “sinistra”, come mai adesso con Gentiloni parla di “tutele del lavoro” anche se assicura di essere in continuità con Renzi, che le tutele le la tolte con l’abolizione dell’articolo 18, con il jobs act e con i voucher (ma che brutto vizio di usare sempre parole straniere per non far capire al popolo)? Che razza di sinistra è, se mortifica a questo modo le attese delle classi lavoratrici e subalterne? Questa è la prima serie di domande alla sinistra che governa il “Paese”, l’Italia. Poi veniamo alle domande rivolte alla sinistra che amministra (“amministra” si fa ovviamente tanto per dire) il “paese”, Montenovo: da trent’anni la sinistra alimenta ogni genere di contrasto e discrimina i cittadini e le associazioni. Ma non era forse la sinistra che prometteva in campagna elettorale di porsi in ascolto? A chi dà ascolto, se non risponde mai a coloro che chiedono? Non era forse la sinistra che ce l’aveva sempre con quelli che “comandavano”, ma solo se non erano loro a farlo? Quando poi “comandano” loro, fanno peggio di tutti e anziché fare meglio, sfasciano rabbiosamente quello che gli altri hanno fatto? Allora, che sinistra è, se non garantisce il confronto e strumentalizza tutto? Sappiamo ormai per esperienza che non risponderanno, né l’una né l’altra sinistra. In ogni caso ci sentiamo di dare ugualmente un consiglio (visto come siamo collaborativi noi?): una sinistra così tradisce sè stessa e affossa il “Paese” e il “paese”, sia l’Italia che Montenovo. Meglio incominciare a fare meglio. E prima è, meglio è.
da montenovonostro |