Roma: Si deve dimettere la Fedeli laureata a sua insaputa? Assolutamente no, dice il PD |
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Martedì 10 Gennaio 2017 16:11 |
Non poteva passare sotto silenzio la paradossale vicenda della “ministra” (va di moda così, femminilizzando i titoli, nell’ambiente di sinistra) Valeria Fedeli del PD che, ministro dell’Università, vantava una laurea che non aveva mai avuta, e allora vantava un diploma, che anche in questo caso non aveva mai conseguito, e le sembrava troppo poco aver studiato solo in un corso professionale triennale e per questo sbandierava un curriculum con tanto di laurea farlocca, laureata a sua (e nostra) insaputa. Se uno la laurea non ce l’ha, mica casca il mondo, anche se fa il ministro (o la “ministra” come preferisce la sinistra), ma il mondo casca se il ministro (o la “ministra”) dice le bugie. E sì, cascherà anche il mondo se la rossa Fedeli è bugiarda, ma non casca lei, nel senso che non si dimette da ministro (o “ministra”, come preferisce). Pare Napoleone, che diceva “Dio me l’ha data e guai a chi me la tocca”. Napoleone si riferiva alla corona da imperatore, anche se lui era un giacobino
repubblicano anticattolico, ma si era fatto proclamare addirittura imperatore, con abile giravolta politica. No, la Fedeli non intende la corona, bensì la poltrona, anche questa reale, sebbene non “Reale” né “Imperiale” bensì solo “reale”, e soprattutto “ministeriale”. Guai a chi gliela tocca: lei è del PD, mica brustoline. Lo sanno tutti che il PD è abituato a chiedere sempre le dimissioni a tutti, meno che ai suoi. Ecco perché la poltrona della “ministra” non si tocca. Anche se in tutta Roma compaiono manifesti da far arrossire chiunque. Ma non la Fedeli, che rossa è già di suo. E anche il PD è rosso e perciò difende a spada tratta la rossa, anzi rossissima “ministra”. Si deve dimettere la Fedeli laureata a sua insaputa? Assolutamente no, dice il PD.
da montenovonostro |