Dalla Provincia: Ma che bisogno c’è della Democrazia? |
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Mercoledì 11 Gennaio 2017 16:44 |
Altrochè se c’è bisogno della Democrazia. Quella vera, non quella che pratica il PD. Vedi la Provincia. Domenica scorsa, quatti quatti, i pochi e selezionati eletti fra sindaci e consiglieri comunali si sono recati in Provincia solo il 54,3% per rinnovarne l’amministrazione. Poco più della striminzita metà dei pochi aventi diritto. La sinistra perde due consiglieri scendendo a 7, il centrodestra passa da 1 a 4 consiglieri e un
quinto è civico. Però contro queste elezioni-farsa si è costituito un comitato che alcuni giorni fa aveva lanciato un appello per l'astensione intitolato “La truffa della Provincia e l'urna della Democrazia” affinché già da domani i consigli comunali deliberino un atto di “disobbedienza civile”, rifiutandosi di riconoscere i consigli provinciali eletti e il suo esecutivo, come organismi legittimi. È infatti inaccettabile che nonostante il referendum del 4 dicembre, riconfermando la validità dell’impianto costituzionale, abbia nei fatti delegittimato la legge Del Rio, si continui a negare il Diritto della cittadinanza a scegliersi le proprie rappresentanze in sede provinciale. Ma come? Le Province sarebbero state abolite se fosse passato il referendum della “deforma” costituzionale. Ma poiché, per fortuna, la “deforma” non è passata, Le Province rimangono. E quindi vanno rinnovate. Avremmo pensato che, essendo stata sconfitta la pretesa di abolirle, almeno si fosse rientrati nello spirito vero della Costituzione e della Democrazia, che vuole gli organi costituzionali eletti democraticamente da tutti i cittadini a suffragio universale. E invece no. Il perverso meccanismo voluto dal Partito Deformatico non ci fa ancora votare a noi cittadini. Il diritto al voto il PD lo riserva solo ai suoi eletti, o quasi. Bella democrazia, quella del PD (“Bella” si fa ovviamente tanto per dire). Perché, orrore, il PD della Provincia pare che dica: ma che bisogno c’è della Democrazia?
da montenovonostro |