Dal Mondo: Neoprotezionismo americano |
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Lunedì 23 Gennaio 2017 16:05 |
Ha appena giurato il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, eletto a sorpresa contro ogni previsione, contro tutti i sondaggi, contro tutti gli opinionisti e i commentatori politici mondiali. E getta un’ombra preoccupante sul mondo intero. Da potenza planetaria gendarme del mondo, l’America di Trump sembra destinata a richiudersi in sé stessa per trovare all’interno la forza che finora ha destinato all’esterno. E’ una inversione di marcia che entusiasma alcuni e
spaventa altri. Come in tutte le cose nuove, l’opinione pubblica si divide in due. Le destre applaudono entusiaste, le sinistre gridano l’obbrobrio. Noi non siamo né di destra e né di sinistra e quindi non plaudiamo né ci stracciamo le vesti. Il popolo ha votato e deciso. Il popolo ha sempre ragione. Che piaccia o no. Non abbiamo difficoltà a ricordare che speravamo in una presidenza di Hillary Clinton e l’abbiamo scritto, né che ne pentiamo. Eravamo per lei pur consci che avrebbe pesato sul giudizio elettorale gli errori di Obama. Ma chi non commette nessun errore mai? Solo le sinistre nel giudizio dei sinistri. Loro hanno sempre ragione, solo loro fanno sempre bene e non sbagliano mai. Sono sempre gli altri che sbagliano tutto, soprattutto se continuano a pensarla con la loro testa e non si accodano a loro. Così fanno le sinistre, in America, in Europa e anche a Montenovo. Poi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quando è ormai tardi. E perché il giudizio arriva tardi? Quando è ormai troppo tardi per rimediare? In America, come in Europa, come a Montenovo? E’ perché non c’è più la capacità di prevedere le conseguenze dei piccoli segnali che comunque giungono sempre in tempo. Quando basterebbe prestare loro la debita attenzione. Invece da anni assistiamo a una pratica politica arruffona e parolaia, fatta di grandiose promesse e nessuna sostanza pratica, Fatta di scontri verbale fino all’insulto. Fatta di travisamenti e bugie. Fatta di presunzione e incompetenza. Fatta di prepotenza. Ecco, la prepotenza. Quella di cui si sentono investiti tanti “politici” che, per il semplice fatto di essere stati eletti, pensano di poter dominare il mondo. E se non vengono eletti fanno, o almeno vogliono fare, la rivoluzione. Non è così che si deve fare. Non ci piacciono le scomposte reazione di tanta parte degli avversari americani di Trump che scendono in piazza e manifestano violentemente contro il “mostro”. Ma scusate, eh. Non è stato forse eletto dal popolo il “mostro” Trump? E allora, perché la sinistra americana lo demonizza anzitempo e non lo vuole riconoscere come presidente della propria nazione? Farà paura Trump (e anche a noi ne fa un po’), ma fa più paura chi diventa violento se perde le elezioni. E ancora paura fa chi, avendole vinte, pensa di dominare il mondo, in America, in Europa e a Montenovo. Perché la radice vera dei “mostri”, di tutti i “mostri”, non è il consenso che ottengono al momento elettorale, bensì come gestiscono il potere che hanno ottenuto. Trump ha fatto un discorso di insediamento molto bello, ma ha infilato dentro anche un seme avvelenato: il “protezionismo”, che da strumento di difesa talvolta legittimo può trasformarsi anche in uno strumento di offesa mostruoso. Su come lo gestirà giudicheremo Trump, ben sapendo che anche a Montenovo l’attuale maggioranza ha avuto un successo elettorale insuperabile e ha anche fatto un programma elettorale molto bello. Poi, dopo tre anni e passa, possiamo trarre il giudizio. Che non è certo favorevole, anzi. E solo i soliti ormai pochi sinistri sfegatati clacchisti in servizio permanente sulla pubblica piazza non vogliono rendersene conto. Altro che il neoprotezionismo americano.
da montenovonostro |