Dal Mondo: E se avessero ragione gli gnomi svizzeri? |
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Mercoledì 25 Gennaio 2017 16:07 |
Chissà perché, quando si parla di finanzieri svizzeri si usa il neologismo di “gnomi”. Forse perché poco appariscenti, cittadini di una nazione schiva e defilata, fuori da ogni coinvolgimento internazionale istituzionale, ma ben presenti nei gangli vitali dell’economia mondiale, nei quali i finanzieri svizzeri si muovo in maniera schiva e riservata, per non comparire più di troppo. Comunque “gnomi”, anche se tutt’altro. Adesso che l’opinione diffusa
ritiene che l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca segnerà l’inizio di una nuova fase storica, che qualcuno già chiama l’era della post globalizzazione, anche gli attentissimi “gnomi” svizzeri drizzano le antenne. Cosa succederà nei prossimi mesi e anni? Ha provato a fornire una risposta il Credit Suisse Research Institute che ha pubblicato il lavoro svolto in un rapporto intitolato Getting Over Globalization ovvero Superare la Globalizzazione. I ricercatori svizzeri hanno in particolare azzardato 7 previsioni, alcune delle quali decisamente poco incoraggianti. 1) Sarà la fine dell’era del libero scambio internazionale con crescenti pratiche di protezionismo commerciale. 2) I debiti saranno sotto pressione e si prevedono nuove turbolenze sui mercati con un aumento del costo del denaro sempre più probabile con uno scenario che interessa molto da vicino l’Italia che deve convivere con un debito pubblico elevatissimo. 3) Ciò potrebbe innescare una nuova recessione economica anche per gli errori delle banche centrali. 4) L’immigrazione metterà a rischio la sopravvivenza dell’Unione Europea se non si arriva a una posizione politica comune. 5) Si teme il rischio di nuove guerre dopo che Trump ha annunciato importanti cambiamenti nella politica estera americana in particolare nei rapporti con la Russia, con il rischio crescente che alcuni singoli Stati, forti della loro posizione di potenza geopolitica o economica, cedano alla tentazione di ignorare e violare leggi e accordi internazionali esistenti. 6) La fine della globalizzazione potrebbe porre fine al consumismo. Le difficili condizioni nel mercato del lavoro e l’assottigliamento delle classi medie a causa delle disuguaglianze crescenti potrebbero dare un colpo di grazia alla società dei consumi. Infine 7) la crisi climatica: l'anno che si è appena concluso è stato quello più caldo della storia. Una ripetizione delle temperature registrate nel 2016 potrebbe mettere in difficoltà molte imprese agricole e filiere alimentari e causare crisi umanitarie. Le politiche ambientali meno restrittive rispetto al passato già annunciate da Trump rappresentano un ulteriore fattore di rischio. In sostanza, scenari che ricordano le bibliche “sette piaghe” d’Egitto. E se avessero ragione gli gnomi svizzeri?
da montenovonostro |