E’ proprio vero. Con Trump le cose cambieranno in America. Mica solo negli Stati Uniti, no no, in tutto il continente americano e forse anche nel resto del mondo. Un assaggio di quello che si prepara? Il modo stesso di rapportarsi con gli altri capi di Stato. Era stato fissato un vertice con il presidente del Messico, Enrique Pena Nieto, già programmato per il 31 gennaio, presumibilmente a Washington. Messico e Stati Uniti sono confinanti su un lunghissimo confine di più di tremila chilometri. Ne avranno avuti di argomenti comuni da discutere? Ebbene, a pochissimi giorni dall’evento l’imprevedibile Trump, senza consultare nessuno, ha di fatto affossato il vertice. Poi, parlando ai parlamentari repubblicani riuniti a Filadelfia, ha detto che l’annullamento dell’incontro è stato «concordato, perché sarebbe stato sterile». In realtà Trump ha sbattuto la porta in faccia al Messico per uno scontro sui clandestini che dal Messico attraversano illegalmente la frontiera americana. Il 25 gennaio il Presidente degli Stati Uniti ha firmato l'ordine esecutivo per la costruzione di un altro muro lungo il confine con il Messico. E per tutta la giornata ha insistito sullo slogan più usato nel corso della campagna elettorale: il muro si farà e, in un modo o nell'altro, sarà pagato dai messicani. Capito? Trump ha deciso di costruire un muro invalicabile, ma vuole che lo paghi il Messico e ha detto:  «Il presidente non vuole pagare il muro, allora meglio che resti a casa». Per tutta risposta il presidente messicano ha annullato l'incontro con il neo presidente americano. Pare la favola di Fedro della volpe che rinuncia ad afferrare l’uva che gli faceva gola perché, diceva, tanto non è matura. Così il presidente del Messico, con la coda fra le gambe. Ma è forse meglio lo sbrigativo Trump? Se continua così c’è da temere: oddiomamma, quanto è diplomatico Trump.

da montenovonostro