Dall’Italia: Mattarella invita i giovani magistrati non smarrire mai il senso dei propri limiti istituzionali |
|
|
|
Lunedì 06 Febbraio 2017 16:23 |
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio nominati con il decreto ministeriale del 18 gennaio 2016. Presenti all’incontro anche il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, oltre ai vertici del Consiglio Superiore della Magistratura e della Corte Suprema di Cassazione. Rivolgendosi ai giovani magistrati, li ha ammoniti sui rischi della loro professione: “I
magistrati hanno un compito molto importante. Non fatevi condizionare da nulla se non dalla legge“, ha detto il capo dello Stato ai suoi interlocutori, ai quali ha rivolto quindi un invito: “Non bisogna smarrire mai il senso dei propri limiti, soprattutto istituzionali”, “per evitare il rischio di sovraesposizioni o di provvedimenti giudiziari che possano apparire singolari”. Mattarella ha voluto poi ricordare come “l’equilibrio nell’esercizio della funzione giudiziaria consiste nel sapere evitare il duplice rischio di applicazioni meccanicistiche delle norme o di letture arbitrariamente ‘creative‘ delle stesse”, consapevole della grande responsabilità che grava sulla sua azione. Mattarella ha detto infine che ai magistrati è affidata la tutela dei diritti e la garanzia di giustizia: senza questa non c’è dignità della persona, non c’è uguaglianza, non c’è democrazia, e ha concluso invitando ad avere “come punto di riferimento imprescindibile i nostri valori costituzionali“. Questa la sintesi del monito che “montenovonostro” condivide totalmente, come ha sempre fatto e detto da quando ha scelto come pilastri ideologici Libertà, Autonomia, Giustizia. Ma commentando quest’ultimo presupposto, la Giustizia, non può tacere le tante e troppe aberrazioni al condiviso senso di giustizia offerte dalla cronaca recente, che alterano il necessario rapporto di fiducia del popolo verso una istituzione tanto importante quanto quella giudiziaria. E ci si riferisce soprattutto e non solo ai tanti e troppi casi di lentezza della giustizia e di errori giudiziari, nonchè ai tanti e troppi casi di ben discutibile politicizzazione di magistrati in servizio attivo, bensì ai tanti e troppi casi di magistrati arrestati o coinvolti in procedimenti giudiziari. Questi ultimi esempi minano alla fondamenta la percezione di imparzialità e soprattutto di separatezza della funzione giudiziaria sugli altri corpi sociali e poteri statali. E’ quindi indiscutibile la necessità di una svolta complessiva al sistema della giustizia per farla tornare ad essere percepita come Giustizia giusta nella accezione in cui “montenovonostro” la intende nel suo programma ideologico. Ha quindi fondamento condiviso quanto il monito del Presidente Mattarella invita i giovani magistrati a non smarrire mai il senso dei propri limiti istituzionali.
da montenovonostro |