Dall’Italia: C’eravamo tanto amati per tre anni e forse più… |
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Venerdì 17 Febbraio 2017 16:27 |
Tensioni e convulsioni dagli esiti imprevedibili squassano il Partito Deformatico in crisi irreversibile. Per tre anni e passa, sotto la guida spavalda del “comandotuttoio”, ne ha combinate di cotte e di crude, fino allo stop solenne e gravido del 4 dicembre scorso, con il referendum che ha messo un freno alle “deforme costituzionali”, gabellate come solutrici di tutti i mali d’Italia, e inchiodando il PD alle sue responsabilità. Fino a quel momento i sinistri cantori non sembravano nemmeno avvertire la gravità del baratro che stavano scavando sotto i piedi degli italiani. Adesso, che finalmente la portata di tanta batosta è ben nota ai più, si accavallano frenetiche voci di dissenso e distinguo, di accuse e rinfacci, con gli ex fedelissimi che oggi non lo sono mai stati (dicono) e con il chiacchierone che non chiacchiera più. Fino al 4 dicembre sembrava tutta una marcia trionfale e travolgente. Dopo di quella data, la marcia è di ben altro genere e suona lugubremente. Ma non se la prendano più di tanto i sinistri cantori ora sbeffeggiati e sbeffeggianti. Possono sempre leggersi il libro
del teleonnipresente Bruno Vespa o consolarsi con tutt’altra musica: quella di una canzonetta un po’ più allegra e che decenni fa strimpellava gaudente e spensierata “C’eravamo tanto amati per tre anni e forse più…”
da montenovonostro |