Dall’Italia: Brutte nuove sul fronte dell’occupazione |
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Giovedì 23 Febbraio 2017 16:27 |
Il governo del Partito Deformatico del “comandotuttoìo” Renzi aveva promesso meraviglie, fra jobs act e voucher. Tutto, ovviamente, in inglese per non far capire agli italiani. Che alla fine, però, sono costretti a capire che simili estrosità esterofile porteranno anche all’estero, però portando via il poco che c’è rimasto in Italia a seguito della devastante crisi economica. La realtà vera ce la rappresenta ora l’INPS, con le statistiche
occupazionali riferite all’intero anno 2016. Lo scorso anno la decontribuzione voluta da Renzi per incentivare i contratti stabili è diminuita dal 100 al 40% e vale solo per due anni. Risultato: dopo il forte incremento dell'anno prima, i nuovi assunti in pianta stabile sono stati addirittura meno di quelli del 2014, quando gli sgravi non c'erano ancora. Giù anche le trasformazioni. E i licenziamenti su rapporti a tempo indeterminato sono saliti da 624mila a oltre 646mila: 22.000 licenziamenti in più. Venuto meno il “doping dei maxi sgravi contributivi” (“doping” e “maxi” ancora in inglese, tanto per non far capire bene), le nuove assunzioni a tempo indeterminato sono crollate. La tendenza era evidente fin dai primi mesi del 2016 e ora lo confermano i dati Inps sull’intero anno: tra gennaio e dicembre sono stati attivati 5.803.714 nuovi rapporti di lavoro, in calo del 7,4% rispetto al 2015. Ma a crollare verticalmente, del 37,6%, sono stati soprattutto i nuovi assunti in pianta stabile: 1.264.865, non solo meno di quelli che avevano firmato il contratto nel 2015 (oltre 2 milioni) ma in calo anche rispetto agli 1.271.398 del 2014. Qualcuno lo spieghi al partito sinistro che ci governa e che non ha più niente di sinistra: a causa sua e della sua politica, ci sono brutte nuove sul fronte dell’occupazione.
da montenovonostro |