Dall’Italia: DP il contrario di PD? Me la vedo brutta |
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Sabato 25 Febbraio 2017 16:28 |
Nasce 'Democratici e progressisti', il nuovo partito di sinistra che più di sinistra non si può, costola del Partito Deformatico di cui disconosce la paternità. Si consuma così la scissione nel più grande partito italiano, una “balena rossa” destinata a spiaggiarsi, come un quarto di secolo fa accadde alla “balena bianca” DC, frantumata in pezzi e pezzetti dopo “manipulite” che distrusse il primo partito italiano della Prima Repubblica, così come è destinato a distruggersi adesso il primo partito della Seconda Repubblica. “Prima” e “Seconda” sono, in realtà, definizioni mendaci. La Repubblica non è
cambiata, per fortuna, mentre sono cambiati, in peggio, i partiti. Tutti, nessuno escluso. Cosa ci si potrà aspettare da simile frantumazione? Altre successive frantumazioni. E infatti non mancano già i distinguo e le recriminazioni, mentre i più, pavidamente o opportunisticamente, rimangono defilati alla finestra a vedere che fine che fa. Pronti a saltare sul carro di colui che sembrerà, al momento, il vincente di turno. E’ la storia dell’uomo. Non c’è da meravigliarsi. Verrà meglio? Chissà. Ricordiamo che venticinque anni fa quelli che fino al giorno prima giuravano fedeltà incrollabile agli ideali, il giorno dopo erano subito pronti a saltare sul carro del vincitore del momento, pronti a saltare di nuovo, due giorni dopo, su un altro carro e poi, la settimana successiva, su un altro carro ancora. E più saltavano, più diventavano prepotenti, irosi nel difendere l’ultimo brandello di poltrona che stava man mano sfuggendo da sotto. Succederà così anche adesso? Può darsi. Vedremo. Troppo presto per dirlo ora. Certo fa un po’ impressione vedere Roberto Speranza, Enrico Rossi, Arturo Scotto e Massimiliano Smeriglio a Roma, in quattro schierati sul palco sul quale campeggia la scritta dell’Articolo 1 della Costituzione che dice “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Bella premessa, ma il lavoro dov’è? E soprattutto dove sono i “padri nobili” D’Alema, Bersani, Emiliano, Errani e compagnia? Mistero. E se non sopraggiungono nemmo quelli che si erano scissi prima come Civati, Fassina sarà un problema. Vedremo. Ma se parte così, il nuovo partito è già zoppo. Peccato. E a fare da specchietto rivelatore della spinta scissionista è l’acrostico del nome della nuova formazione politica: DP, Democratici e Progressisti. Pare fatto apposta per rovesciare l’acrostico del partito di provenienza: PD, Partito Deformatico. DP, il rovescio di PD. Se comincia così, comincia male. Anche la “balena bianca” DC vide scindersi la prima scheggia scissionista del CCD, anch’essa rovescio della DC, con il più la presunzione del raddoppio della C iniziale. E sappiamo come è andata a finire. Peccato. Allora il CCD veleggiò verso il nuovo partito sorto d’improvviso sotto un cavolo berlusconiano. Oggi il nuovo DP dice che veleggerà verso il vecchio partito di governo morto d’improvviso sotto un cavolo renziano. DP il contrario di PD? Me la vedo brutta.
da montenovonostro |