Dall’Italia: Se il padre è colpevole una pena doppia? No, una Giustizia Giusta. E bendata |
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Sabato 04 Marzo 2017 16:11 |
Che la politica di oggi abbia toccato il fondo è cosa nota e condivisa dai più. Che bisogno c’era, allora di fornire una ulteriore conferma? Noi siamo per la Giustizia, l’abbia detto e ripetuto. E’ il terzo pilastro della nostra ideologia, ma non certo il meno importante. E’ alla pari degli altri due, che sono la Libertà e l’Autonomia. E la Giustizia è tale se è “uguale per tutti”, come è scritto nelle aule dei Tribunali, anche se più che una realtà conclamata, assomiglia sempre di più a un pio desiderio non sempre raggiungibile e raggiunto. Per una Giustizia Giusta deve valere il principio che la legge non guarda in faccia a nessuno. E infatti già gli antichi rappresentavano la Giustizia bendata. Solo così garantisce equanimità. E’ detestabile, infatti, una “justitia
ad personam”, scriminante, faziosa, occhieggiante. Non ci sono mai piaciute le norme “ad personam” e nemmeno le “interpretazioni” delle norme. Le norme delle leggi non devono essere “interpretate”, bensì “applicate”. Ciecamente. E’ chiaro, però, che per essere così le leggi devono essere “chiare” e lineari. Non tortuose, non incomprensibili, non discrezionali, non indulgenti. Non ci piacevano le norme “ad personam” introdotte nei decenni passati, né quelle a favore di Berlusconi quando “comandava”, né quelle a suo danno quando “comandavano" gli altri, né ci piace oggi la irosa dichiarazione dell’ex presidente ed ex segretario PD Matteo Renzi. Renzi si trova a fronteggiare una serie gravosa di problemi, tutti originati dalla sua tracotanza. Più un altro problema indipendente dalla sua volontà. O almeno lo speriamo: il coinvolgimento di suo padre in una indagine sulla centrale pubblica degli appalti. Una cosa delicata, che potrebbe travolgere tutto, o forse niente, come gli auguriamo, se si accertasse che il padre non ha commesso niente di male pur essendo inquisito. E allora che bisogno c’è, per Renzi di tuonare quell’incredibile “sentenza politica”: “Se mio padre è colpevole, spero pena doppia”. No. Non è così. Prima di tutto gli auguriamo che davvero suo padre sia innocente e venga prosciolto: come le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, allo stesso modo le colpe dei figli non devono ricadere sui padri. Se invece il padre fosse ritenuto colpevole, non c’è nessun motivo perché gli venga irrogata una pena doppia. Deve avere la stessa pena che riceverebbe chiunque altro, niente di più, sebbene anche niente di meno. Una pena doppia solo perché si chiama Renzi sarebbe una ingiustizia. Non faccia confusione il rampollo. Se il padre è colpevole una pena doppia? No, una Giustizia Giusta. E bendata.
da montenovonostro |