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Roma: E qui comando io, è questa casa mia … PDF Stampa E-mail
Martedì 21 Marzo 2017 16:21

Roma E qui comando io è questa casa mia …  Quando all'inizio degli anni settanta, seguendo una moda del momento, Gigliola Cinquetti si avvicinò alla musica folk con canzoni come Qui comando io (http://wikitesti.com/e_qui_comando_io/), lanciata a Canzonissima 1971, il suo repertorio si contrapponeva a quello di Rosanna Fratello, interprete della musica popolare meridionale, e si affiancava a quello di Orietta Berti che, nello stesso periodo, compiva l'identica operazione. Era la moda del momento ed esprimeva il moto di affermazione della donna come protagonista della società. La canzone, una mazurca, resa nota dalla Cinquetti stigmatizzava l'atteggiamento arrogante e dispotico del marito-padrone, geloso e vendicativo, che vuole sapere puntigliosamente dove la moglie va, chi frequenta e chi entra e chi esce da casa sua. L'idea del suo potere sulla donna, espressa dalla frase "E qui comando io e questa è casa mia", lascia intendere che nei confronti delle mogli siano legittime anche le “busse”. Un atteggiamento contro cui le donne rivendicavano la loro volontà di liberazione contro la cieca sottomissione fin allora imposta. Erano gli anni della libertà. E’ passato mezzo secolo e progressi sono stati fatti, eccome. Ma non demorde l’idea che sia ancora possibile risottomettere, se non le donne, almeno chi non si adatta ai nuovi orientamenti della società. Che poi non sono “nuovi”, perché sono sempre gli stessi: i prepotenti e gli arroganti non muoiono mai e talvolta, a causa loro, si ritorna all’indietro. Cinquant’anni fa bastava una canzone della Cinquetti a conquistare nuovi spazi di libertà. Oggi cosa dovremmo più cantare contro i padri-padroni? Oggi in cui assistiamo al quotidiano riproporsi di pratiche liberticide contro le donne e contro chi dissente? Sarebbe oggi il nuovo ciò che dice Grillo ai dissidenti del suo partito, che a Roma mette a tacere il dissenso interno azzerandolo, annulla le “comunarie” sostituendo d’imperio candidate elette a Genova perché decide il “capo”: "Sono il garante, chi non è d'accordo si faccia un altro partito", dice. Non sappiamo quale mazurca canti Grillo, ma pare "E qui comando io, è questa casa mia …"

da montenovonostro

 

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