Bologna: Bis, bis, bis. Anzi tris! |
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Lunedì 27 Marzo 2017 16:13 |
Lasciatelo parlare, questo insuperabile ministro Poletti. Non si può zittire chi, come lui, dice quello che pensa. Lasciatelo parlare. Altro che farlo stare zitto. Non c’è nessun’altro meglio di lui capace di spiegare bene e fino in fondo come è ridotto questo PD, inarrestabilmente Partito Deformatico. Che parli. Che parli ancora. Più parla e più è chiaro a tutti che, se l’hanno fatto addirittura ministro, è perché è quanto di meglio il PD riesce a offrire sul mercato. E se questo è il
meglio, pensate come sarà il resto. Parli, parli, parli pure. Siamo tutt’orecchi. E non è la prima volta che sorprende tutti con le sue dichiarazioni. Strenuo difensore dei “voucher” (che sinistro ministro del Lavoro sarebbe se non rifilasse al sinistro popolo del Partito Deformatico, ma purtroppo anche a tutti noi che non abbiamo colpa, il sinistro strumento da “caporalato istituzionale” che relega in cantina il lavoro stabile e a tempo indeterminato, un tempo invocato a gran voce dai sinistri sindacati che ora tacciono, mentre facevano la voce grossa un tempo, oh, quanto grossa), si era già lasciato andare contro i giovani “cervelli” italiani costretti a emigrare all’estero per trovare lavoro: “Stiano dove stanno, se se ne vanno, non sono da rimpiangere se rimangono là” aveva proclamato sicuro, scatenando un putiferio. Ma il PD no, non aveva niente da recriminare, ha fatto quadrato attorno al suo “campione” e non è successo niente. Una cosa così, se fosse capitato a un altro ministro di centro o di destra, il PD avrebbe fatto un putiferio. Ma con Paoletti no, perché “i nostri non sbagliano mai, sbagliano sempre e solo gli altri”, devono aver pensato nel sinistro Partito Deformatico. E così Poletti, allora, se l’è passata liscia. Niente dimissioni, come chiedevano arrabbiati gli avversari. E’ rimasto imperterrito al suo posto e ora ci dispensa altre pillole di saggezza politica: «Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum», ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti agli studenti dell’istituto Manfredi Tanari di Bologna durante un incontro sull’alternanza scuola-lavoro. E si è subito scatenato un altro putiferio con vibrate proteste e richiesta di immediate dimissioni da parte degli arrabbiati avversari. Che dite? Si dimetterà? Ma no, il sinistro PD farà ancora quadrato e il ministro potrà continuare a dispensarci pillole della sua sapienza politica. Poveri noi. E poveri anche quelli che adesso si affannano a chiedere che se ne vada via. Ma perché? Tanto non parte. E allora meglio che rimanga. Più resta e più parla e meglio fa comprendere a tutti come è ridotto un partito che avrebbe dovuto essere di sinistra, vicino ai giovani e ai lavoratori, e si scopre invece che rifila ai giovani e ai lavoratori simili “sòle”. Che parli, che parli, che parli ancora. Più parla e più tutti capiscono. Viene voglia di chiedergli il “bis”, come a teatro. Ma non è un bello spettacolo. Istruttivo sì, ma non bello. Solo utile a capire come è sceso in basso il PD, Partito Deformatico geneticamente modificato. E allora: Bis, bis, bis. Anzi tris!
da montenovonostro |