Ostra Vetere: Orrore, il sindaco di Senigallia non prende atto del referendum sulla fusione con Morro d’Alba |
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Lunedì 10 Aprile 2017 17:53 |
Una nostra lettrice ci scrive: "Caro montenovonostro, mi è capitato di leggere su "Senigallia notizie" l' articolo che tratta della fusione dei Comuni Senigallia -Morro d'Alba. Non è stato , dunque,sufficiente il referendum il cui costo pari a centomila euro , doveva servire a fare chiarezza sulla democratica volontà dei cittadini. Il referendum, dunque , non è da considerarsi un valido strumento di partecipazione democratica ? Vuoi che i cittadini andati a votare non avessero chiaro il concetto di fusione? Vuoi che a Morro d'Alba i votanti non conoscessero cosa decidere. Tutti coloro che sono andati a votare , sono certa , conoscessero perfettamente cosa volessero. Coloro che non sono andati semmai hanno lasciato ai votanti la importante decisione. Ora , montenovonostro, ti chiediamo di farci conoscere il tuo pensiero. Una lettrice". Rispondiamo che in proposito il nostro pensiero è chiarissimo: noi siamo per la Libertà,
per l'Autonomia e per la Giustizia. Tre capisaldi della nostra idealità che abbiamo spiegato spessissimo e anche in occasione del referendum sulla fusione per incorporazione del Comune di Morro d'Alba in quello di Senigallia, fortemente voluta dal Partito Deformatico. Eravamo e siamo tuttora contrari a ogni idea di fusione dei Comuni, che tradirebbe tutta la nostra storia plurisecolare. Montenovo lottò sempre, fin dall'alba della sua costituzione libera, quasi novecento anni fa, contro ogni prevaricazione. Lottò contro lo scomunicato imperatore ghibellino Federico II e contro i suoi soldati teutonici e saraceni che volevano sottomettere le limitrofe comunità civili come Barbara. Anzi, ai profughi barbaresi diede loro aiuto e ospitalità contro l'invasore tedesco e mussulmano. Questo è stato Montenovo nei secoli e questo continua ad essere il pensiero di "montenovonostro". Tantomeno abbiamo taciuto contro i tentativi di "invasione" di Senigallia a Morro d'Alba, schierandoci dalla parte di coloro che volevano salvare l'identità individuale dei due Comuni prima del referendum. Abbiamo esultato per l'esito benefico del referendum che ha bocciato la proposta dei due sindaci PD Mangialardi e Cinti. Anzi, abbiamo indicato nelle loro dimissioni la strada conseguente alla loro meritata sconfitta. Di più, abbiamo scritto al sindaco di Ostra Vetere di chiedere le dimissioni del Presidente dell'ANCI-Marche, Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia per le Marche, dello sconfitto sindaco di Senigallia Mangialardi, che con le sue scelte faziosamente di parte non può più rappresentare una associazione in larghissima maggioranza costituita da quei piccoli Comuni che lui vorrebbe fondere e far scomparire. Oppure che il nostro Comune esca dall'ANCI per aderire all'ANPCI che invece difende i piccoli Comuni come il nostro. Ci ha risposto che non lo farà. Evidentemente è troppo legato al carro del PD, nonostante si professi "civico", con la solita mistificante copertura che usano sempre le sinistre intenzionalità di chi vuole carpire il consenso popolare nascondendosi dietro paraventi. Ora la lettrice ci segnala il nuovo gravissimo attacco all'autonomia comunale con il diniego di Mangialardi a riconoscere l'esito del referendum. Approfondiremo l'argomento, ma fin da ora diciamo che è troppo. Orrore, il sindaco di Senigallia non prende atto del referendum sulla fusione con Morro d’Alba.
da montenovonostro |