Mala tempora currunt. Così dicevano gli antichi romani quando le cose andavano per il verso storto. Non è certo il verso dritto quello che ha fatto approvare in fretta e furia dalla Camera dei Deputati, con la schiacciante maggioranza del Partito Deformatico, il pasticciaccio brutto della nuova legge sulla legittima difesa. Che più che altro assomiglia a una legittima offesa. Sì, offesa al buon senso, sbeffeggiato dal ridicolo nel testo approvato e secondo il quale “si considera legittima difesa … la reazione a un’aggressione commessa in tempo di notte ovvero …” eccetera eccetera. Non poteva esserci formulazione più infelice, che relega la legittimità della difesa solo di notte, ma di giorno no, con quella congiunzione “ovvero” che circonloquisce ogni residua capacità di comprensione scatenando reazioni. E l’ironia impazza sui giornali, fino al paradosso e alla distorsione di ogni idea e ideologia. Povero Partito Deformatico, come è messo. E adesso c’è chi chiede: “Ma se in casa tengo le serrandine sempre chiuse anche di giorno, posso sparare lo stesso? E durante le eclissi di sole, che posso fare? E se uno ha poche diottrie e vede male, può sparare ugualmente?” E via di questo passo. Ora è chiaro che la difesa è argomento troppo grosso per essere sbeffeggiato così, ma anche per essere affidato a sprovveduti legislatori di simile stazza. Una maggioranza che partorisce un testo del genere farebbe sbellicare dalle risate, se l’argomento non fosse tremendamente serio. Ma preoccupa anche l’implicita legittimazione a consentire a trasformare, anzi a deformare gli italiani in pistoleri nottambuli, mentre lo Stato rinuncia a garantire la sicurezza e la legalità, che sono i suoi due scopi istituzionali fondanti ed esclusivi, scaricandole sulle pulsioni “guerriere” dei singoli cittadini. E chi come noi non vuole nè armarsi né sparare, ritenendo che a farlo debbano essere solo le forze armate dello Stato, cosa dovrebbe fare? Rassegnarsi al ruolo sacrificale di vittime dei delinquenti? O PD, PD, come sei messo male. C’è proprio da tremare. Ma anche da urlare, a simile casta irresponsabile: andate a casa che è meglio, s’è fatto tardi per voi.

da montenovonostro