Dall’Europa: Evidentemente, mica come da noi |
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Mercoledì 10 Maggio 2017 16:11 |
Dopo le sorprendenti elezioni presidenziali che hanno debellato ogni speranza di rivincita del centrodestra tradizionalista in Francia, battuto (come anche la destra estrema della Le Pen) dall’ “uomo della provvidenza” d’oltralpe, il furbo Macròn, che è riuscito a distruggere anche il Partito Socialista di Hollande per il quale fino a poco prima aveva fatto addirittura il ministro (e scusate se è poco), mandando a picco anche la estrema sinistra oltranzista, il quadro risultante è tutt’altro che chiaro. Salvo il fatto che il futuro si presenterà tutto nuovo all’insegna di quel “cambiamento” da sempre invocato anche dalla nostra sinistra italiana (se si può più definire così
il Partito Deformatico di Renzi). Che infatti si è immediatamente congratulato con il collega-cugino, “minacciando” di voler “cambiare” (aridàje) insieme l’Europa. E quindi le prospettive sono tutt’altro che chiare, nelle fuligginose contorsioni dei partiti tradizionali, da cui c’è ormai da aspettarsi un fuggi-fuggi para-epocale. E infatti si è immediatamente fatto avanti l’ex primo ministro socialista Manuel Valls che, con abile piroetta, si è immediatamente proposto come candidato del movimento di Macron per le prossime elezioni politiche dell’11 e 18 giugno in Francia. Anzi, per la verità, l’ex premier aveva addirittura annunciato alla radio Rtl di essere “candidato della maggioranza presidenziale”. E poi, ha aggiunto Valls, che si era dimesso da premier per candidarsi alle primarie presidenziali dei socialisti (dove però era stato battuto da Benoit Hamon), ieri aveva definito “morto” il Partito socialista, tanto per rompere arditamente con il passato di appena il giorno prima. I saltimbanchi e ballerine sono capaci di tutto. Un salto sul carro del vincitore in piena regola quindi, il suo, che però ha trovato le porte chiuse di “En Marche”, come si chiamava fino a ieri il “movimento” del “verginello” Macron e che da oggi cambierà nome (toh, và, che novità!) per chiamarsi pomposamente “La Republique en marche”, addirittura, quasi per evocare la “Marianna” giacobina e rivoluzionaria simbolo della Francia rivoluzionaria. Ed essendo un partito tutto “nuovo” (sehh), non vuole “vecchi marpioni” della politica tra i piedi, anzi li vuole “rottamare” e ha fatto ufficialmente sapere all’ex primo ministro socialista che, no, tante grazie, ma non c’è posto per lui nelle loro liste di candidati: “Non abbiamo la vocazione al riciclaggio”, gli hanno fatto sapere. E per l’ex premier adesso, oltre al danno, arriva anche la beffa. Infatti il "suo" Partito socialista francese ha reso noto di aver avviato una procedura di espulsione nei suoi confronti. “Cornuto e mazziato” direbbero i napoletani. Ma poiché Napoli non sta in Francia, l’insulto nemmeno lo tocca. Rimane il fatto che gli hanno sbattuto la porta in faccia non uno, ma due partiti in un colpo solo. Due “boccadòni” secchi secchi. Non ci sono “uomini buoni per tutte le stagioni” in Francia, evidentemente, mica come da noi.
da montenovonostro |