Ci scrive l’ex sindaco di Ostra, avvocato Massimo Olivetti, per trasmetterci, senza commento, un paio di fotografie della sala consiliare del vicino Comune, come il nostro amministrato dalle sinistre e sotto il quale potremmo finire anche noi, fusi in un unico Comune come vuole il Partito Deformatico, amministrati da un unico sindaco, il loro. Non che il nostro sia meglio, ma almeno è nostro (“nostro” si fa ovviamente tanto per dire). E che cosa fanno di bello (“bello” si fa ovviamente tanto per ri-dire) a Ostra, i sinistri amministratori di là? Quello che fanno dappertutto. Ossessionati dall’imperativo del “cambiamento”, anche là vogliono cambiare. Non importa cosa, né come, né perché. Vogliono cambiare e basta. Cosa? Il senso di marcia del corso principale. Lo vogliono rovesciare. Anzichè andare d’in sù, vogliono cambiarlo per d’in giù. E sai che pensata? Apriti cielo. A cominciare dai commercianti, sono tutti contrari. Ma loro non ascoltano. Hanno deciso. Sono per il “cambiamento” e cambiano. Non importa come, né perché. Si deve cambiare e basta. E così ai cittadini non è rimasto che fare una ultima, estrema protesta. Sono intervenuti alla seduta consiliare appositamente indetta. Avrebbero voluto parlare, ma lo sapete che con loro non si parla. Non glie l’hanno consentito. Poteva andar loro anche peggio. Magari come a Montenovo avrebbero potuto farli parlare per poi mandare dopo il conto a casa per far pagare anche a loro 602,00 euro di tassa, come è capitato a noi. Oppure nemmeno rispondergli, magari sperando che parlassero ugualmente senza autorizzazione per poi denunciarli alla magistratura, come poteva capitare a noi. E così i cittadini di Ostra, non potendo prendere la parola, perché tanto non gliela avrebbero data, sono rimasti in silenzio, ma hanno inalberato grandi cartelli con scritti i motivi della protesta. Speravano che li leggessero. Beh, sapete cosa? Pur di non leggerli, i compagni hanno abbassato gli occhi. Evòia te a chiède le dimissiòni. Quandomài.

da montenovonostro