Ostra Vetere: Terremoto doppio anche oggi mentre se ne va il sindaco di Ussita |
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Sabato 27 Maggio 2017 23:04 |
Non poteva mancare nemmeno oggi l’allarme terremoto. Mentre dobbiamo ancora rinunciare a vedere pubblicato quel “piano ben preciso per le emergenze” spropositatamente magnificato dalla sinistra maggioranza che ci amministra, purtroppo, e che non vuole intendere l’urgente necessità di pubblicarlo. Non per soddisfare una curiosità, nè per vedere quanto è bello e prezioso (visto che se lo tengono così tanto stretto), bensì perché è una necessità inderogabile. Due sono i motivi per i quali anche
oggi dobbiamo insistere. Il primo è che il terremoto si è fatto sentire ancora: la terra ha tremato due volte nel pomeriggio tra le province di Ragusa e Siracusa. La prima debole scossa di magnitudo 2 è stata registra dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INGV, alle 17.05. Poi alle 18.11 la seconda e più violenta scossa di magnitudo 2.8. La prima con ipocentro a 4 chilometri di profondità, la seconda più forte a 29 chilometri di profondità. L’epicentro delle due scosse è stato registrato entro 1 chilometro dalla città di Ispica, Pozzallo, Modica e Scicli, nella provincia di Ragusa, e nelle città di Rosolini, Pachino e Noto, in provincia di Siracusa. Ormai il terremoto viaggia a coppie, addirittura. La seconda notizia è che il sindaco dimissionario di Ussita, nel Maceratese, Marco Rinaldi, ha dichiarato che "La spina è staccata e indietro non si torna". Giovedì primo giugno scadono i 20 giorni entro i quali potrebbe ritirare le proprie dimissioni, "ma non lo farò, la decisione è stata presa, quello che è accaduto suggerisce soltanto di confermare la mia uscita", ha ribadito Rinaldi. Sulla sua decisione pesa l'inchiesta della procura di Macerata sul camping "Il Quercione", con tanto di sequestro dell'area. I magistrati contestano il posizionamento di 5 case mobili e un prefabbricato in legno su un'area protetta come quella del Parco dei Sibillini, e a rischio idrogeologico. Lunedì prossimo Rinaldi incontrerà il prefetto di Macerata Roberta Preziotti, "sarà un saluto e l'ultimo atto istituzionale", spiega. Le sorti del Comune di Ussita saranno affidate ad un commissario di nomina prefettizia, che gestirà questa fase di transizione fino a nuove elezioni. Capito? Il sindaco si dimette perché la ricostruzione di Ussita è impossibile a causa dei vincoli urbanistici e poi perché è impossibile addirittura posizionare case mobili e prefabbricati in legno. Gli avevano promesso mari e monti tutte le autorità giunte in visita sui luoghi terremotati e invece si trova con una denuncia per abusivismo edilizio. Fino a questo punto è inguaiata la prevenzione e protezione. Manca il piano per le piazzole e non si può nemmeno farle. A Ostra Vetere un piano adeguato c’era già 35 anni fa, finanziato dal Ministero dell’Interno. Poi in paese è arrivato il ventennio “sfascista” che ha sfasciato quel piano, abolito con la tendopoli e l’eliporto. Dopo 7 anni ne hanno fatto un altro che è talmente tanto bello e “ben preciso” che c’è da vergognarsi a metterlo fuori e pubblicarlo. Adesso, quindi, nessuno ne sa niente. Ma il terremoto gironzola, gironzola. Ha fatto danni anche qui, con la chiesa chiusa perché lesionata, tanto da costringere a celebrare la Cresima di domani a Pongelli. Nemmeno questo basta ancora a far smuovere l’amministrazione. Intanto è terremoto doppio anche oggi mentre se ne va il sindaco di Ussita.
da montenovonostro |