Ostra Vetere: Non sappiamo nemmeno cosa fare |
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Lunedì 29 Maggio 2017 17:51 |
Inascoltati ormai da nove mesi, continuiamo a denunciare l’assenza di adeguata informazione alla popolazione sui rischi che corre nell’imperversante terremoto. Non si comprende come l’amministrazione comunale non decida di pubblicare sul sito ufficiale del Comune il piano per l’emergenza. E’ assolutamente indispensabile che la popolazione sia adeguatamente informata e l’unico modo per farlo ufficialmente è quello di pubblicare quel
piano sul sito internet ufficiale del Comune. Ma perché non lo fa? Questo ritardo è incomprensibile. Un piano ci sarebbe. Anzi, è stato pomposamente definito dalla maggioranza come “piano ben preciso per le emergenze” E allora? Cosa ci vuole a pubblicarlo? Sappiamo che un piano era stato predisposto con lungimiranza dall’amministrazione di ben altra connotazione politica già 35 anni fa con un finanziamento a fondo perduto del Ministero dell’Interno per approntare l’area per la tendopoli con le piazzole attrezzate sia per tende che per roulotte e casette e con un eliporto di servizio. Ma quel piano è stato “sfasciato” dall’amministrazione che è venuta dopo. Che ne ha fatto un altro, del tutto inadeguato, insufficiente e ormai abbondantemente superato. Poi? Sarebbe quello il “piano ben preciso”? Se anche fosse, perché non pubblicarlo? Ci pare una grave colpa non farlo. Perché il terremoto continua a colpire l’Italia Centrale: anche ieri è toccato alla provincia di Macerata. La scossa di maggiore intensità, tra le 24 e le 7.30, è stata registrata dall'INGVv alle 3.43 a Castelsantangelo sul Nera, di magnitudo 2.9. La terra ha tremato anche con epicentro nel Reatino, all’incirca nello stesso orario, con una magnitudo inferiore a 2.0. Ormai il terremoto viaggia a coppie. Non ci vuole molto a capire che potrebbe toccare anche a noi. Né possiamo dormire sonni tranquilli, visto l’esito degli interventi finora eseguiti in Regione. Eppure la sinistra che “comanda” aveva sbeffeggiato gli interventi fatti all’Aquila dal precedente governo, assicurando che liri avrebbero fatto meglio e molto prima. Si, vai a vedere. Leggiamo oggi dalla stampa nazionale che dopo il terremoto del 24 agosto 2016 sono passati ben nove mesi, ma le “casette” effettivamente arrivate nelle zone colpite dal sisma ad Amatrice sono solo novanta delle 595 previste. A Norcia 101 casette su 500. A Visso ne sono arrivate nove. Nessuna ad Ussita. Forse 26 a giugno ad Arquata del Tronto… Basta pensare che per assemblare materialmente una casetta prefabbricata occorrono forse nove giorni, massimo dieci. E i soldi per pagarle a chi le fabbrica il governo li ha stanziati da tempo. I soldi ci sono, le unità abitative prefabbricate dovrebbe essere questione di settimane al massimo. E allora perché dopo nove mesi nelle zone del terremoto sono arrivate solo il cinque per cento delle casette previste? Noi avremmo già avuto da decenni pronta l’area, le piazzole, gli allacci, i servizi e addirittura l’eliporto. Non abbiamo niente. E se arrivasse davvero il terremoto dovremmo aspettare una annata per vedere qualcosa. E intanto, senza nemmeno la pubblicazione di quel “piano ben preciso”, non sappiamo nemmeno cosa fare.
da montenovonostro |