Senigallia: Sarà dura, ma si può fare |
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Giovedì 08 Giugno 2017 19:07 |
Attraverso il suo profilo facebook ci scrive l’ex sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello per trasmetterci un post che pubblichiamo a lato, così come l’abbiamo ripreso da FB e che dice: “E’ nel carattere di pochi uomini onorare senza invidia un amico che ha fatto fortuna. (Eschilo)”. Ma non fornisce alcuna indicazione interpretativa e quindi ci rimarrebbe incomprensibile il senso, se non tentassimo di approfondire il messaggio subliminale. Che rimarrebbe altrimenti indecifrabile, salvo il riferimento a Eschilo, che fu un drammaturgo greco antico considerato iniziatore della tragedia greca nella sua forma matura. Nato a Eleusi intorno al 525 a.C., di famiglia nobile, fu testimone della fine della
tirannia dei Pisistratidi ad Atene, nel 510 a.C. Combatté poi contro i persiani nelle battaglie di Maratona (490 a.C.), di Salamina (480 a.C.) e di Platea (479 a.C.) e scrisse probabilmente una novantina di opere, ma ne sono giunte ai giorni nostri solo sette. Fu anche il solo testimone, tra i grandi poeti greci classici, dello sviluppo della democrazia ateniese, definita come «potere del popolo». L’aforismo citato da Bello, che elogia evidentemente la probità di cui pochi sono cultori, per essere compreso più a fondo può essere anche rovesciato nel significato: e cioè che l’invidia è praticata purtroppo da molti, che non sono i migliori. Gira gira, è un giudizio sulla realtà sociale che ci circonda anche oggi. E che non è mutata di molto in questi duemila e cinquecento anni che ci dividono da Eschilo. Certo non siamo invidiosi, né pensiamo che lo sia lui. Dovremmo quindi annoverarci tra i “pochi”. Ma questo non ci rende soddisfatti. E’ meglio allora impegnarsi, tutti, per fare in modo che i “tanti” invidiosi siano sempre di meno. Sarà dura, ma si può fare.
da montenovonostro |