E’ l’argomento all’ordine del giorno, la proposta di legge di concessione della cittadinanza italiana a tutti i figli degli immigrati nati in Italia (non, non gli immigrati, bensì o figli) fortemente voluta da tutte le sinistre di governo e non. Ma sta suscitando reazioni decise, soprattutto nelle forze politiche di minoranza e in quelle di opposizione, che accusano il governo di stravolgere la ben più cauta normativa vigente. Attraverso il suo profilo facebook ci scrive sull’argomento anche l’ex sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello: “La 'cittadinanza' di una Nazione non si regala. Non è una merce di scambio, soprattutto elettorale. #noalloiussoli. Massimo Bello”. Ed in effetti la legge attuale prevede non tanto il “diritto” immediato alla cittadinanza per i nati in Italia anche da genitori stranieri, indipendentemente dai motivi per i quali i figli degli immigrati sono qui nati né dalle condizioni di regolari o irregolari dei loro genitori, bensì una permanenza almeno decennale e regolare in Italia. Esattamente come dice Massimo Bello sullo “ius soli”.

da montenovonostro