Ostra Vetere: A Eros De Finis la cattedratica presa di distanze sembra "democristianamente" forzata |
Lunedì 17 Luglio 2017 17:12 |
A proposito dell’ultimo invio del bollettino settimanale di informazione di “montenovonostro”, ci scrive l’ex consigliere comunale di minoranza Eros De Finis: "il giornale di questa settimana è particolarmente nutrito e le notizie per lo più tristissime varrebbero tutte un commento per non dire l'apertura di un vero e proprio dibattito che coinvolga tutti , lettori e non. Per quanto mi riguarda però è ciò che scrive Carla Coppa a toccarmi di più , quando ricorda che la legge Scelba è tuttora vigente e con sottile ironia ma , credo , grande amarezza cerca di porre l'accento su questa nuova caccia alle streghe che non fa che sottolineare l'inadeguatezza e la
debolezza di una classe politica che avendo ormai perso di vista il bene comune , non trova di meglio , a 95 anni dalla marcia su Roma e a 72 anni dalla fine della seconda guerra mondiale , che puntare il dito su qualche migliaio di persone che andando a Predappio vogliono portarsi a casa una bottiglia di vino con l'immagine di Mussolini . Sperando con questo di tenere in vita ciò che divide gli italiani ( che è poi l'assicurazione che cercano per avere una ragione di esistere , avendo deluso clamorosamente tutte le altre ragioni) anziché cercare ciò che li dovrebbe unire (gli italiani) in particolare in tempi così difficili come questi. Quando poi parla di "questa democrazia" non mette in discussione la Democrazia , ma appunto questa democrazia , per cui la tua cattedratica presa di distanze mi sembra "democristianamente" forzata. Un filosofo tedesco che ha finito la sua vita in un manicomio ha detto che "la democrazia è la dittatura degli schiavi" , circa duemilatrecento anni prima in Grecia uno che parlava e non scriveva ha preferito bere la cicuta piuttosto che fuggire , accusato com'era di avere impartito ai giovani cattivi insegnamenti discutendo sulla libertà. Tutti e due avevano un nemico rivelatosi mortale , lo strapotere del pensiero unico . Eros". Oltre a tutte le altre considerazioni che ci trovano grossomodo d'accordo, è su quel fugace accenno alla "cattedratica presa di distanze mi sembra "democristianamente" forzata" che merita un commento. "montenovonostro" non monta in cattedra perchè ha ben poco da insegnare quando c'è già una comunità attenta come la nostra che è in grado di valutare da sè i fatti e le loro valenze. E certamente avverte che De Finis non ha torto a considerare la stucchevole polemica di questi giorni come il frutto meno nobile di questa funesta stagione politica che dice di guardare avanti, ma si rivolge sempre ossessivamente al passato. Colpa di una classe politica screditata che, anzichè trovare modi e motivi di mediazione, se non di unione, fa di tutto per dividere e contrapporre. E' questa ormai la cosiddetta "seconda" o forse "terza Repubblica", certamente non migliore della "prima". Nella quale, appunto, un sano distacco dalle passioni di parte, come "democristianamente" insegnava la politica di allora, ha consentito di indurre tutti, ma proprio tutti, a impegnarsi per far crescere il paese e il Paese. Non ci pare che l'attuale partito di maggioranza abbia compreso la lezione e persevera a sentirsi partito di lotta, dura, senza paura. Almeno fino alle elezioni (sia referendarie che amministrative recenti), quando ha sperimentato che gli isterismi rivoluzionari, deformatori e rottamatori hanno talmente tanto rotto gli elettori che questi hanno pensato bene di affibbiare un sonoro ceffone non violento, ma democraticamente corretto e "democristianamente" auspicato e auspicabile. Tanto in Italia e, visto che ci siamo, speriamo anche a Montenovo prossimamente. Perchè nessuno sia costretto a bere cicuta e finire in manicomio, ma a tutti sia consentito di parlare liberamente di Libertà. Magari senza dover sottostare all'ingiusta pretesa di pagare la "jizya" di 604 euro per tenere comizi sulla libertà in Piazza della Libertà, come è capitato a "montenovonostro" non 2.500 anni fa, ma appena qualche mese fa. Questo è troppo: è la sorda volontà di voler imporre "lo strapotere del pensiero unico", come dice Eros. Mentre noi vogliamo che tutti possano parlare sempre liberamente, gratuitamente e senza conseguenze. Questa è la Democrazia che insegnava e praticava la Democrazia Cristiana un trentennio fa. Sappiamo però che ci sono ancora coloro che continuano a ritenere che "si stava meglio quando si stava peggio". Nostalgici del tempo che fu, liberi loro di pensarla come vogliono. Noi, un pò meno fanatizzati e anche un po' più prammatici, pensiamo che "si stava meglio quando si stava MEGLIO". In questo ci pare, quindi, che il nostro pensiero non ci sembra affatto "forzato". E su questo speriamo che convengano tutti, "democristianamente" o meno. O almeno.
da montenovonostro |
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