Torniamo a focalizzare l’attenzione sul caso segnalato dell’impossibilità di farsi fare nemmeno iniezioni antibiotiche temporizzate in paese. Abbiamo scritto al sindaco, come annunciato ieri, ma attendere la risposta (se mai arriverà) è come vincere un terno al lotto. Così abbiamo deciso di scrivere all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Senigallia. E per cercare in internet l’indirizzo di posta elettronica ecco a fianco quello che abbiamo trovato. Non sappiamo i motivi che hanno indotto a mettere in primo piano una cucciolata di cani. Non sappiamo a voi, ma a noi non ha fatto una bella impressione: sembra quasi voler dire che si tratta di un ospedale per cani. Ma non è così. Non è per cani l’Ospedale di Senigallia. O almeno non fino a quando rimarrà in piedi grazie alla dedizione di tanti fra personale medico e paramedico, professionalmente validi. E allora,
perché deturpare così l’immagine di un Ospedale d’eccellenza, solo per inseguire la moda dilagante pseudo-animalista? Ci dispiace, perché non ci sembra questo il modo per rendere un bel servizio. Diverso è invece il discorso per quanto riguarda non i servizi ospedalieri, bensì quelli più genericamente sanitari. E così abbiamo scritto all’URP la seguente lettera: “Protocollo: 20170808IA Oggetto: Iniezioni temporizzate. Al Ufficio Comunicazione e Relazioni con il Pubblico (URP) dell’Area Vasta n.2 via Benvenuto Cellini, 1 60019 Senigallia (AN).
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. Con riferimento a precedente nostra richiesta del 14/07/2017 di Oggetto: Trasformazione Ospedale Senigallia, da codesto URP girata all’Area Vasta 2 di Fabriano, si ha il piacere di comunicare che la richiesta documentazione ci è pervenuta con raccomandata e presto verrà messa a disposizione dell’utenza, fornita di adeguato commento, intanto ringraziando per la cortese sollecitudine. Nel contempo si ha necessità di richiedere ulteriori informazioni sul seguente caso urgente: un portatore di disabilità motoria, che tuttavia riesce a muoversi a sufficienza e non è quindi nè allettato né nell’impossibilità di recarsi presso le sedi sanitarie locali, dovendo sottoporsi a un piccolo intervento ambulatoriale, necessita di farsi eseguire un ciclo di iniezioni calendarizzate alle ore 8, 14 e 20 per tre giorni consecutivi l’intervento, a iniziare dal pomeriggio di domani 9 agosto e fino al primo pomeriggio del prossimo sabato 12 agosto. Dalla scorsa domenica 6 agosto ha effettuato una serie numerosissima di telefonate sia al centralino di codesta Area Vasta, che alle segnalate utenze telefoniche del Poliambulatorio di Senigallia, dell’Ospedale di Ostra Vetere (?) e Guardia Medica locale, senza riuscire ad avere alcuna risposta a causa della giornata domenicale. Né migliore risultato ha ottenuto lunedì 7 agosto, perché nessuna delle utenze ha risposto alle telefonate. Solo nella mattinata di oggi martedì 8 agosto è stato possibile parlare ancora con il centralino dell’Area Vasta, con il Poliambulatorio di Senigallia e con l’Ospedale di Ostra Vetere (?) ma senza ottenere alcuna indicazione utilizzabile, poiché nessuno ha saputo fornire indicazioni utili, salvo l’ultimo rinviare a servizi extracomunali a Corinaldo, presso quella RSA. Ma anche in questo caso sono stati frapposti distinguo e difficoltà, poiché, seppure teoricamente abilitata la RSA, tuttavia si troverebbe nell’impossibilità tecnica di garantire la prima iniezione del tardo pomeriggio di domani, in quanto non disporrebbe dell’assistenza di un medico abilitato, senza il quale il ciclo di iniezioni non potrebbe essere eseguito. Per farlo occorrerebbe attendere il mattino successivo, contro la disposizione tassativa del servizio sanitario presso cui far eseguire domattina il piccolo intervento ambulatoriale. In sostanza, non esisterebbero soluzioni alla necessità sanitaria urgente segnalata. Unica e sconcertante alternativa sarebbe quella di ricorrere a qualche privato “praticone”, privo di autorizzazione e peraltro da remunerare in nero, poiché né il personale del Servizio Sanitario in servizio, tantomeno quello in quiescenza, potrebbe provvedervi. Si evita di esprimere commenti sulla sconcertante vicenda, ma si chiede di sapere come stanno effettivamente le cose, poiché non appare giustificabile l’omissione di un servizio sanitario elementare di base come quello richiesto, impedito da inefficienze e vincoli burocratici. Ci si aspetta quindi una sollecita soluzione del caso, che certamente arriverà, bene che vada, ben oltre la necessità segnalata, relegando nel frattempo l’utenza nella spiacevole condizione di doversi “arrangiare” nel Comune di Ostra Vetere in cui fino a trent’anni fa c’era ancora, dopo quasi settecento anni di benemerito servizio, l’Ospedale con quaranta posti letto nei reparti di Medicina, Chirurgia, Ostetricia con i Laboratori Analisi e Radiologia, con un primario chirurgo, assistenti medici, infermieri, inservienti e sei suore che assicuravano il servizio continuato 24 ore al giorno. Adesso non c’è rimasto più niente: cacciate in malo modo le suore, soppresso l’Ospedale, annullata la RSA, rimosso il centralino della Guardia Medica, asportati macchinari e attrezzature, non si riesce più a fare nemmeno le iniezioni: ecco come ci ha ridotto nell’arco di un trentennio questa classe politica di sinistra incapace e irresponsabile, mentre fantasticava razionalizzazioni, migliorie ed economicità, fino al culmine dello scorso 12 giugno quando la firma su uno sconosciuto atto sottoscritto fra sindaco, direzioni sanitarie e rappresentanti regionali della sanità (atto del quale con la presente si chiede espressamente di avere copia) ha fatto calare il buio più pesto in paese, attestato dalla sopradetta denunzia della più totale inefficienza. Si rimane in attesa di sollecite delucidazioni e provvedimenti adeguati alle necessità. Nel frattempo si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti. p. montenovonostro”. Non ci rimane altro che attendere la risposta, possibilmente sollecita.
da montenovonostro |