Dal Mondo: Si costringe il mondo sull’orlo del precipizio |
|
|
|
Martedì 15 Agosto 2017 15:43 |
Secondo le irresponsabili provocazioni del dittatore nord-coreano comunista Kim Jong-un potrebbe essere oggi il giorno della catastrofe nucleare. Da giorni va ripetendo che intende lanciare quattro missili con testata nucleare contro gli Stati Uniti, puntandoli contro l’isola statunitense di Guam nell’Oceano Pacifico. E come tutti i dittatori paranoici, fa la vittima. Dopo aver provocato per mesi, minacciando gli Stati Uniti che hanno preso ovviamente sul serio tutti i lanci di missili intercontinentali nord-coreani
degli ultimi tempi, si sono preparati installando dotazioni antimissile in Corea del Sud, inviandovi anche una squadra navale con portaerei e dotazioni militari nel Pacifico e la stessa cosa ha fatto il Giappone, mentre è massima allerta anche in Russia, adesso Kim Jong-un fa la vittima e piagnucola. Il leader della Corea del Nord afferma oggi che, prima di lanciare missili verso Guam (il territorio Usa nel Pacifico) guarderà "un altro po' il folle e stupido comportamento degli yankee", secondo quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna citata dai media internazionali. "Per disinnescare le tensioni e prevenire il pericoloso conflitto militare nella penisola coreana - afferma Kim, citato dalla Kcna - è necessario che gli Stati Uniti facciano innanzitutto scelte adeguate e le traducano in azioni, in quanto hanno compiuto una provocazione con l'introduzione di enormi attrezzature strategiche nucleari in prossimità della penisola". Il leader nordcoreano ha parlato così durante un'ispezione al comando della Forza strategica a capo delle unità missilistiche della Corea del Nord, durante la quale è stato messo al corrente sui dettagli del piano di lancio missili verso il territorio statunitense di Guam. Kim "ha esaminato il progetto per lungo tempo" e "ha discusso" con gli ufficiali del comando, spiega la Kcna, costatando che le forze armate di Pyongyang sono pronte a lanciare i missili in qualsiasi momento. E’ la zanzara che si prepara a pungere l’elefante, ma non ferma il ronzìo. E’ chiaro che la sua è una politica irresponsabile e suicida. Il brutto di tutta la vicenda è che di mezzo non ci andrà solo lui e il suo tirannico regime comunista, ma l’intera umanità. Di fronte a simili comportamenti provocatori e scellerati, quante discussioni sarebbero possibili sull’uso adeguato della forza? Noi siamo per la pace, ma troppi ormai ritengono che quando ci vuole ci vuole, soprattutto se si costringe il mondo sull’orlo del precipizio.
da montenovonostro |