Ostra Vetere: Che infatti hanno retto fino ad oggi non certo per merito loro |
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Mercoledì 16 Agosto 2017 22:27 |
Ancora. Lo sciame sismico che ha colpito il Centro Italia con la scossa del 24 agosto dell’anno scorso, che distrusse Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, è ancora in corso. L'ultima scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 21.25 di ieri; l'epicentro nel comune di Fiastra (Macerata) e l'ipocentro a meno di 10 km di profondità. Il nuovo sisma registrato ieri sera segue altri terremoti di magnitudo superiori a 2 avvenuti nelle ultime ore nel cratere sismico: la scorsa notte, alle 2.49, una scossa di magnitudo 2.8 è stata registrata a Norcia (Perugia), dopo una scossa di magnitudo 3 registrata ieri mattina a Cittareale (Rieti), a pochi km da Amatrice. A commentare a caldo la nuova scossa è stato il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, che ha affermato: "Siamo molto arrabbiati per il fatto che delle 230 casette promesse alla cittadina di Visso (1200 abitanti), quasi certamente nessuna verrà ancora installata entro il mese di
settembre. Questo comporterà il rischio che non ci possano essere iscrizioni di studenti alle scuole e quindi la possiblità concreta che il borgo e le sue frazioni restino disabitate". Il primo cittadino di quello che era uno dei borghi più belli d'Italia nell'Appennino maceratese, e che stato in gran parte distrutta dal sisma di ottobre scorso, continua: "Nonostante gli appelli reiterati e poi le promesse fatte a vari livelli, la situazione per il mio Comune non è cambiata da quella dei mesi scorsi, per via delle procedure burocratiche troppo lente e delle altre difficoltà logistiche che non sono state risolte. Siamo solo un po' più avanti di altri paesi colpiti dal terremoto nelle Marche nella rimozione delle macerie, ma solo perché fin dalle prime settimane abbiamo da soli iniziato a liberare strade e accessi per le frazioni distrutte, rimuovendo in parte anche i materiali delle abitazioni più danneggiate. Per il resto il quadro rimane molto pesante". Capito? Gli "sfascisti" di sinistra che ci governano, oltre alle fanfaronate promesse, non sono stati in grado di fare alcunché di buono, nonostante sia trascorso ormai un anno. Dove si è fatto qualcosa, l’ha fatto l’amministrazione comunale locale che ha almeno rimosso le macerie. Chissà se nel fanfaronato “piano ben preciso per le emergenze”, tanto elogiato laudativamente dagli amministratori di sinistra che purtroppo abbiamo, è previsto come, quando e in che modo rimuovere le eventuali macerie, se, Dio non voglia, dovesse capitare anche da noi? Ma come facciamo a saperlo, se non si decidono a pubblicare quell’invisibile “piano”? Che forse non è in “piano”, ma dev’essere sbilanciato a sinistra e zoppicante, se si vergognano a pubblicarlo. E per farli decidere, pubblichiamo un’altra immagine dei danni arrecati anche da noi dal terribile terremoto di Senigallia del 1930. Mostra le numerose chiavarde di serraggio dei tiranti di acciaio fra le pareti laterali dei palazzi sopra le mura castellane, installati per dare stabilità agli edifici. Che infatti hanno retto fino a oggi non certo per merito loro.
da montenovonostro
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