Assistiamo sgomenti al ripetersi, pari pari, il dramma che visse Montenovo trentacinque anni fa. Allora, nel 1982, era in discussione la sopravvivenza dell'Ospedale "Antonio Canova" pervicacemente avversato dai partiti di sinistra in regione e nella Zona che ne volevano la soppressione, mentre l'amministrazione comunale di allora lottava disperatamente per salvarlo, anche promuovendo iniziative pubbliche a difesa, come quella di trasportare in più pulmann i nostri compaesani a Senigallia per testimoniare la concorde volontà dei compaesani di difendere a oltranza il bene preziosissimo per la sanità di tutti e donato ai compaesani da secoli e secoli di benefattori generosi. Poi arrivò il sinistro ventennio sfascista che sfasciò anche l'Ospedale. Quando, quattro anni fa, si paventava la chiusura definitiva anche della RSA di Montenovo, solo "montenovonostro" prese posizione contro e, dopo aver preso contatti a Fabriano con l'Area Vasta 2 che aveva promesso di far avere documentazzione in vista di un successivo incontro, poi non ci ha più incontrati, nè ci ha fatto avere alcuna documentazione, nonostante ci fossimo rivolti anche al Difensore Civico Regionale. E così adesso, dopo la ripulsiva firma della "capitolazione" dello scorso 12 giugno da parte del sindaco, a Montenovo cessa definitivamente anche ogni speranza di riportare qua almeno la RSA. Finito. Tutto finito. Non ci rimane che rifugiarci nella speranza di cure nel lontano Ospedale "Principe di Piemonte" a Senigallia. Ma, come la sinistra sfascista ha distrutto l'Ospedale "Canova" di Montenovo, la stessa sinistra sfascita si prepara a far fare analoga fine anche all'Ospedale di zona a Senigallia. Anche l'Ospedale di Senigallia è in pericolo. E noi, che non abbiamo esitato 35 anni fa a schierarci contro tutti pur di salvare il salvabile, non indietreggiamo nemmeno adesso. Bisogna salvare l'Ospedale di Senigallia. Il perchè ce lo scrive una nostra lettrice: "Ènnә ròbbә chә sә fannә e nun sә dičәnә.... Ma ...si sono sbagliati? Un'altra volta? Il depotenziamento dell' Ospedale Príncipe di Piemonte , sembra aver scatenato l'indignazione dei cittadini, dei rappresentanti di categoria , dei Consumatori e del personale Sanitario. A questo punto, il "gruppetto" che ,ben otto anni fa, fece tale ben studiata e scellerata scelta, sembra quasi essere colto di sorpresa. Sospendono, la delibera 321/17 inerente la chiusura dell'U.TI.C, senza che vi sia un documento scritto, però . Ma, perchè , si sono sbagliati ? Un'altra volta ?! Oppure, è una manovra politica per prendere tempo. Le scelte politiche si discutono ,
innanzitutto, pubblicamente nelle sedi Comunali ,se riguardano gli interessi dei cittadini In particolare la Sanità, se invece, caro montenovonostro, queste scelte vengono fatte passando sopra la testa dei cittadini , e creano solo disservizi , mi sa che "non"si sono sbagliati. "Ènnә ròbbә chә sә fannә e nun sә dičәnә.... Ma ...si sono sbagliati? Un'altra volta?". Si ha la sensazione che siamo utili a qualche altro progetto. Possiamo conoscerlo? Si legge che anche il Laboratorio Analisi sia diventato un luogo di smistamento delle nostre analisi che vengono dirottate verso altri centri per subìre lungaggini nelle risposte ed attraversare anche altre difficoltà facilmente immaginabili. Io, non mi fido di ciò che sta accadendo. Successe,la stessa cosa ,a montenovonostro , promesse, lungaggini , per confondere tutto ed arrivare ad un nulla di fatto. Io, non ci credo. Qui, ci sono altri interessi non espressamente detti ma ben studiati. Non bisogna demordere, certo, ma la scelta del depotenziamento va silenziosamente e progressivamente avanti . È difficile togliere l'osso al cane quando questo lo ha addentato ...... Ma, noi, l'Ospedale di Principe di Piemonte lo vogliamo più efficiente di prima, "a furor di popolo"si dice. Non ci interessano i risvolti politici e le poltrone. È tutto abbastanza chiaro. Si sono sbagliati?Intanto,hanno sospeso la delibera 321/17 : in realtà non hanno firmato nulla e l'opera di declassamento continua . Montenovonostro, facci vedere chi ha firmato la delibera di declassamento, i volti ed i simboli del Partito. Dobbiamo regolarci per altre occasioni. Questo , è dovuto. Inoltre, abbiamo letto Le reazioni di CGIL . Ci sentiremmo gratificati , se anche le altre Categorie, anche dalle pagine di questo giornale, si esprimessero al riguardo. Intanto , chiudiamo , chiedendo ai nostri politici A te , montenovonostro. Una lettrice". E noi raccogliamo l'invito della nostra lettrice, allegando la scannerizzazione della documentazione che abbiamo ricevuto nei giorni scorsi dall'Asur e sulla quale torneremo a parlare anche nei giorni prossimi. Intanto sottoponiamo ai lettori il testo in PDF, che si può leggere anche al computer cliccando sull'allegato "Assetto_Sanitario_Regionale_PDF" augurando buona lettura, tuttavia dubitando che sia agevole interpretare il solito sinistro linguaggio "politichese", fatto apposta per non far capire niente, fino a fatto compiuto. In quel documento sono indicati anche i nomi di chi ha firmato la delibera di declassamento. Per i volti e i simboli non siamo ancora attrezzati, ma cercheremo di provvedere. Perchè "Ènnә ròbbә chә sә fannә e nun sә dičәnә.... Ma ...si sono sbagliati? Un'altra volta?".
da montenovonostro |