Ostra Vetere: Scuota finalmente il PD e l’amministrazione comunale nella primavera prossima |
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Martedì 22 Agosto 2017 22:20 |
Non possiamo più usare il tono felpato utilizzato nei numerosissimi precedenti comunicati di quest’ultimo anno a proposito della grave omissione imputabile alla amministrazione comunale che purtroppo abbiamo e che si ostina imperterrita a non voler pubblicare sulla pagina dedicata nel sito ufficiale del Comune quel “piano ben preciso per le emergenze”, strombazzato all’inverosimile dalla sinistra protervia di chi presuntuosamente ritiene di avere sempre ragione, di non sbagliare mai, di poter imporre su tutti la faziosa visione di parte che sempre la contraddistingue, fino a ritenere giustificata ogni vessazione discriminatoria e ogni ottusa protervia in danno dei compaesani. Compaesani cui non può nemmeno essere addebitata la colpa di averla voluta, questa amministrazione di sinistra con un voto plebiscitario quattro anni fa. Nessuno infatti poteva prevedere che arrivasse fino a tanto (anzi, a poco, visto il poco o niente che riesce a
combinare, mentre tanto e troppo riesce a imporre all’incolpevole comunità che amministra (rectius, “disamministra”). Non possiamo più andarci teneri con loro, troppo grave l’omissione e troppo sfrontata la testarda sufficienza con la quale rifiuta ogni utile suggerimento collaborativo. Già circolano in giro storielle come quella che “all’asino che non si muove con la carota, bisogna fargli sentire il bastone”. Ecco fin dove spinge l’opinione pubblica questa amministrazione di sinistra che purtroppo abbiamo. Non siamo mai stati per “il bastone”, perché il bastone (o il manganello) lo usano gli altri, non noi. Noi non siamo per la violenza e nè per le maniere forti e nemmeno per quelle appena solo brusche. Ma non capiamo perché questa maggioranza di sinistra si ostini a provocare tutto e tutti. Chi glielo fa fare? Chi la consiglia sulla strada sbagliata? Chi la induce a intestardirsi? Chi vuole rovinarla? E perché? Con quali scopi reconditi in vista di un futuro cambio di passo? Appena eletta, subito sono squillate le trombe del PD con due (mica uno) comunicati giubilanti per la clamorosa vittoria di quattro anni fa. Ricordare il comunicato del segretario della locale sezione del PD che si arrogava i meriti del successo? E subito dopo ricordate il secondo comunicato della segretaria della sezione PD di Senigallia (che c’entrava Senigallia?) che vantava la “buona politica” del suo partito mentre metteva bocca, non si sa a quale titolo (o meglio, si sa, eccòme) a casa nostra? E adesso da quattro anni il PD tace e non dice più niente. Che c’è? Gli va tutto bene? Non ha più niente da dire? Gli sta bene il modo di amministrare (anzi, disamministrare) dei suoi amministratori comunali? Non pensa che sia ora di dare una scossa?. No, è? Eppure una scossa ieri sera c’è stata. E pure brusca. Anzi, brutta, bruttissima. E’ stata una scossa di 4° grado nell’Isola d’Ischia, a sud di quel terremoto del Centro Italia che ha già spazzato via l’inefficiente Errani per gli incredibili ritardi nella ricostruzione di chi sbeffeggiava tanto gli interventi dell’Aquila di qualche anno fa, promettendo di fare meglio, molto, ma molto meglio. E si è visto. Ad un anno dal terremoto ancora mancano le casette per i terremotati, ancora non sono pronte le aree attrezzare, ancora non può partire la ricostruzione perché non sono state nemmeno rimosse le macerie. E sono già passati ben 365 giorni. E in questi 365 giorni si sono ripetute pressoché quotidianamente le scosse di terremoto, mentre noi abbiamo ripetutamente lanciato l’allarme sulla totale mancanza di adeguate informazioni minime sulla possibile emergenza che ne potrebbe derivare anche a noi. E infatti stavolta è toccato a Ischia, a sud, alla stessa distanza che ci separa da noi a nord. E se gironzolando qua e là il terremoto dovesse venire a farci visita anche a casa nostra, come è andato a far visita a Ischia? Laggiù ci sono stati 2 morti, 46 feriti e 2.600 sfollati. E se capitasse anche da noi? Dove dovremmo andare sfollati? Cosa dovremmo fare? A chi ci dovremmo rivolgere? Perché non ce lo dicono? Cosa ci vuole a pubblicare quel “piano ben preciso”, che c’è ma non si vede? E perché sta zitto il PD? Perché tace? Gli va ancora bene? Non sa che nel 1930 il terremoto di Senigallia fece danni gravi anche da noi? Dobbiamo ricordarglielo pubblicando una nuova immagine delle chiavarde di serraggio dei tiranti d’acciaio che si dovette installare in uno dei Palazzi Mauruzi in via Gramsci? Nemmeno il nome di Gramsci riesce più a scuotere la sinistra PD? Noi auguriamo che nessuna scossa di terremoto venga mai a scuotere Montenovo. Ma certo auguriamo che una grossa scossa elettorale scuota finalmente il PD e l’amministrazione comunale nella primavera prossima.
da montenovonostro |