Il Novecento si è aperto con la rivoluzione rossa d’ottobre in Russia e si è chiuso con la caduta del muro di Berlino e la sconfitta complessiva del comunismo rivoluzionario in Russia. In mezzo, le terribili parentesi reattive delle dittature nere, nate come reazioni al pericolo rosso. Un secolo dimenticabile: due guerre mondiale e tante guerre locali da far rabbrividire. Ma l’umanità sembrava essere riuscita infine a superare entrambe le terribili ideologie di morte e distruzione, di sinistra e di destra, per riaffermare una concorde volontà di pace e di sviluppo. Questo il sogno bello, cullato un po’ ingenuamente dall’umanità. Ingenuamente perché le cose in questo mondo non sono mai né semplici né facili e necessitano di uomini grandi a guidare l’umanità sulla retta via, che non ammette sbandamenti pericolosi, né a sinistra, né a destra. Perché ogni sbandata genera sempre una reazione uguale e contraria. In politica essattamente come in fisica. E questa alternanza fra sinistra e destra è sempre foriera di nuovi e drammatici sbandamenti ulteriori. La prova? Ce la fornisce oggi uno degli ultimi scampoli di dittatura rossa: quella del dittatorello comunista Kim Jong Un che dalle pressoché minuscola Corea del Nord spaventa il mondo intero con i suoi esperimenti nucleari, ossessivamente ripetuti. Non può indurre in errore il paffutello viso sorridente e gli applausi festosi che deliziano tanto i suoi giubilanti generali dai gonfi e tronfi cappelli in grigioverde: non assiste a uno spettacolo giocoso, in verità, ma magnifica le imprese militari del suo regime che spara missili e testate nucleari a raffica. Applaude a una terrificante minaccia di morte catastrofica. Tuttavia simili provocazioni possono provocare reazioni scomposte sotto la spinta emotiva della paura. E sarebbe catastrofe mondiale. Viziato e sanguinario figlio e nipote di una stirpe di tiranni rossi, potrebbe portare all’ecatombe mondiale. La Cina rossa, ultima potenza mondiale comunista ma ormai transiente verso scenari neoliberisti, non può continuare a coccolare simile irresponsabile tiranno. E prima che sia troppo tardi faccia ciò che deve: fermi, in un modo o nell’altro il “figlio scapestrato” e le spaventevoli minacce del dittatorello comunista Kim e liberi il mondo dalle sue paranoie criminali e dalle nostre paure terrificanti.

da montenovonostro