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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: L’estate sta finendo… ma oggi inizia Miss Italia
Ostra Vetere: L’estate sta finendo… ma oggi inizia Miss Italia PDF Stampa E-mail
Sabato 09 Settembre 2017 17:14

Ostra Vetere L estate sta finendo ma oggi inizia Miss Italia“L’estate sta finendo…, lo sai che non mi va”, era questo un celebre ritornello di una allegra canzonetta del duo Righeira, uscita nel 1985, e che raggiunse il primo posto delle classifiche dei “45 giri” più venduti in quell’anno in Italia. Era il 1985 e davvero l’estate stava finendo anche da noi, qui a Montenovo. Dopo, infatti, è arrivato un lunghissimo e rigido inverno, che non è finito più. E di primavera se ne parlerà l’anno prossimo 2018. A Dio piacendo. E piacendo anche gli uomini, intesi come uomini e donne compaesani di qui, di Montenovo. Abbiamo davvero vissuto un lungo, lunghissimo inverno, un inverno ultratrentennale, salvo poche giornate di sole in intermezzo. Ma poi è tornato l’inverno pieno, tra il lusco e il brusco. Finirà? Speriamo. Se tutti ci aiuteranno a far tornare Montenovo a fiorire in primavera. Nel frattempo ne abbiamo viste, di cose. Di cotte e di crude. Anche di recente. Anche se non pareva una brutta cosa e certo non lo era. Anzi. Non parliamo di altre (anche se ne parleremo, eccome), ma a questa non siamo mai stati né contrari, né ostili, riconosciamolo. In fin dei conti poteva anche essere una bella serata, quella della tornata locale dedicata alla selezioni di Miss Italia dello scorso 15 luglio, “mezza estate”, appunto. In piazza della Libertà si è svolta una delle selezioni provinciali e regionali del 78esimo concorso di Miss Italia, contornata da momenti di spettacolo, intrattenimento e moda. Sul palco anche il sindaco Luca Memè per un saluto ai cittadini nella piazza della Libertà, gremita dal pubblico, che ha accolto le Miss in gara provenienti da ogni parte della regione Marche. Il presentatore ufficiale del concorso ha dato il via alla serata “dove la padrona di casa è stata la bellezza delle Miss”. Bene. Complimenti. La manifestazione è riuscita. Ma, ormai archiviata, un lettore ci invia una foto di quella serata (che pubblichiamo) e un commento un po’ salace che, per rispetto di tutti, non possiamo pubblicare. Ci scuserà il nostro lettore, ma l’abbiamo sempre detto: pubblichiamo i commenti, tutti e di tutti, senza preclusioni. Con un unico limite: non pubblichiamo parolacce, insulti, denigrazioni e calunnie. Sono cose lontane dalla nostra educazione. E anche se quello che ha scritto il nostro lettore non conteneva né parolacce, né insulti, né denigrazioni e tantomeno calunnie, tuttavia ha un tono forse un po’ sopra le righe, cui non possiamo accomunarci. Per questo non lo pubblichiamo, anche se cerchiamo di riassumerne il senso, con un tono un po’ più leggero. Di fatto contiene una domanda che più o meno dice così: in trent’anni ne abbiamo viste di tutti i colori, di cotte e di crude, ma giungere fino a rovesciare principi scontati per la sinistra sembra sorprendente, e molto. Trent’anni fa ancora si respirava forte, nella sinistra, l’ideologia decisa della “lotta dura, senza paura” e fra i più attivi propugnatori di tale irrigidimento ideologico c’era certamente il “movimento femminista”, con le femministe che si sono sempre stracciate le vesti per rivendicare un ruolo della donna nella società che non la riducesse a “donna-oggetto”, contro la “mercificazione del corpo femminile”. Che diventa lesiva ogni volta che nelle sue rappresentazioni oggettifica, mercifica, svilisce, non restituisce la complessità di concetti quali bellezza e femminilità. Perché, per le sinistre femministe, svilire e mercificare il corpo della donna è chiaramente correlato agli episodi di violenza che affollano le nostre cronache e su questo tema si possono trovare anche scritti, da Marx a Gramsci, che condannano anche la mercificazione dell'uomo, che è l'esasperazione massima contro cui si è sempre battuta la sinistra. Chi non ricorda infatti le contestazioni che il “movimento femminista” ha sempre riservato ai concorsi di “Miss Italia”, colpevole di ridurre l’immagine della donna a “donna-oggetto”? O le feroci contestazioni ai “bunga bunga” e alle “olgettine” berlusconiane? E il nostro lettore si domanda che cosa è successo in questi trenta anni, che dalla “lotta dura, senza paura”, la sinistra ha virato indietro fino a fare il rovescio adesso? Pare di assistere a una raccapricciante parodia “social-sfascista”. Davvero non sappiamo, dobbiamo ammetterlo. Non sappiamo che cosa è successo e che cosa sta succedendo ancora nella sinistra deformatica in inversione genetica galoppante, che tollera ora, e anzi promuove, quello che anni fa contestava durissimamente. Va a capire perché e soprattutto cosa frulla ormai nella testa di simili “pensatori”. Chissà che fine hanno fatto nel frattempo le femministe nostrane di sinistra, sfegatate clacchiste in servizio permanente effettivo sulla pubblica piazza, ma che non dicono più niente sulla “mercificazione del corpo femminile” a Miss Italia, la cui finale si tiene stasera a Jesolo. Che non viene più trasmessa dalla rossa rossissima quasi nera RaiTV renziana, in "omaggio" alle idee ("idee" si fa ovviamente tanto per dire) delle sinistre femministe, che ormai tacciono a casa nostra? Sarà perchè sono rimaste allibite? L’estate sta finendo… ma oggi inizia Miss Italia.

 

da montenovonostro

 

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