Senigallia: Una lettrice impegnata a continuare la battaglia in difesa dell’Ospedale |
Lunedì 02 Ottobre 2017 17:24 |
Ci scrive una lettrice per raccontarci ciò che sta succedendo all’Ospedale di zona a rischio di declassamento. Chiuso definitivamente il nostro Ospedale a Montenovo, non possiamo fare altro che difendere l’unico Ospedale rimasto in zona. E la nostra lettrice ci scrive: "Sulla testata giornalistica di Senigallia Notizie online ,viene riportato un ennesimo intervento sul declassamento dell'Ospedale di Senigallia. Scende in campo il Comitato Cittadino a favore dell'Ospedale di Senigallia ed espone diverse
considerazioni sulla complessa vicenda. Benissimo . Raccolta firme, riunioni , contestazioni. Occorre fare il possibile per "rianimarlo". Ma se il piano è massonico sarà molto difficile spuntare qualcosa. È passato anche molto tempo e molti programmi sono già stati avviati . Fingeranno di fare qualcosa , prenderanno tempo . Ma,cambiare un disegno così complesso , oggi, non è cosí semplice.E non è neanche semplice dare una spallata a questa classe politica che, a quanto pare, non rappresenta i cittadini che auspicano un altro tipo di governo del territorio. Certamente, non va lasciato nulla di intentato. Occorre , smascherare gli autori di codeste manovre e, soprattutto, le motivazioni nascoste che hanno avvalorato il piano di depotenziamento dell'Ospedale di Senigallia. Non cadiamo nella trappola del prender tempo. Inizino a firmare i documenti. Riportiamo, qui di seguito ,ad ogni buon conto, l'articolo del Comitato già menzionato, raccolto da "Senigallia Notizie": http://www.senigallianotizie.it/1327439244/continua-la-battaglia-contro-il-declassamento-dellospedale-di-senigallia Continua la battaglia contro il declassamento dell’ospedale di Senigallia - Senigallia Notizie.
Continua la battaglia contro il declassamento dell’ospedale di SenigalliaInsorge il comitato cittadino: Direzioni a Jesi e Fabriano, mentre a Senigallia non rimarrà nulla"Come Comitato Cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia abbiamo deciso di portare alla attenzione della cittadinanza alcuni dati su cui riflettere. Direzione della UOC Oculistica a Fabriano; Direzione UOC Otorinolaringoiatria a Fabriano; Direzione UOC Radiologia/diagnostica per immagini a Jesi; Direzione UOC Laboratorio analisi – a Jesi; Direzione UOC Oncologia a Fabriano; Ingegneria clinica – direzione Fabriano; Direzione personale ed amministrativa a Fabriano ; ecc. Oltre alla nota soppressione dell’UTIC in atto. Dati che vedono, senza il benché minimo dubbio, il declassamento lento e progressivo del nostro nosocomio da Ospedale di 1° livello a Ospedale di base, nelle più rosee previsioni; da ospedale dove in ogni momento c’era uno specialista per la maggior parte delle patologie serie che si potevano presentare, ad ospedale dove c’è un medico di turno che ha solo il compito di “stabilizzare” il paziente, se possibile, ed inviarlo a Jesi, Fabriano, Ancona o Fano, territori che secondo la direttive regionali hanno soppiantato Senigallia per la buona sanità, lasciando a noi “la sanità alla buona”. Come Comitato, ed in particolare come cittadini, continuiamo a farci delle domande a cui vorremmo, anzi pretendiamo, che i vertici della sanità regionale, o perlomeno i nostri rappresentanti politici diano delle risposte. Sono ormai migliaia i cittadini che in questi giorni hanno firmato e stanno firmando la petizione affinché l’ospedale di Senigallia non venga smantellato senza prima sapere dove rivolgersi in caso di reali bisogni di salute urgenti, senza che prima il territorio non venga se mai rinforzato dei servizi ormai persi. Qual è il piano aziendale dell’Area Vasta 2 in cui insistono gli ex ospedali di rete di Osimo, Jesi, Fabriano e Senigallia, ed in particolare del suo Direttore, l’ing. M. Bevilacqua? Si intende realizzare un ospedale unico e dove? A Jesi, l’ospedale soprannominato dalla stampa amica “modello”, progettato almeno un decennio fa secondo criteri ormai abbondantemente superati e non essendo, tra l’altro, viste le dimensioni, in grado di supportare l’utenza che dovrebbe afferire una volta reso, l’ospedale di Senigallia, un semplice “cronicario”? Noi cittadini pretendiamo che le scelte siano equilibrate e che rispecchino bacini di utenza, tradizione, numeri, accessi, professionalità già esistenti, volumi, appropriatezza delle prestazioni ed esiti così come proprio il tanto spesso abusato DM 70 (legge Balduzzi). E ci chiediamo: a) come si fa a chiudere una UTIC (quella di Senigallia), proprio in considerazioni dei principi sopra enunciati, a favore di Jesi e/o Fabriano? b) cosa può aver portato a decidere di spostare la UOC ORL di Senigallia che i precedenti Direttori di Area Vasta 2 (Ciccarelli prima e Stroppa poi) avevano identificato secondo criteri verosimilmente incontrovertibili (bacino di utenza, storico, appropriatezza dei ricoveri ecc.) a Senigallia , ora a Fabriano, dove fino all’altro giorno non vi era neanche una UOC (mentre a Senigallia la UOC aveva visto storicamente la Direzione del Prof. Barocci, poi il dr Passeri e quindi il Dr M. Manizza). Ricordiamo ancora le parole del Sindaco a difesa della UOC ORL nelle ultime riunioni della IV commissione. Che fine hanno fatto tutte quelle promesse? c) perché assumere 4 pediatri a Fabriano per salvare un punto nascita non a norma, richiedendo fino a pochi mesi fa, i medici di Senigallia e Jesi a supporto ? d) come è stato possibile avere una Gastroenterologia a Senigallia, la UOC di riferimento dell’AV2 per interi mesi sott’organico ricordandosi di bandire i concorsi solo dopo numerosi solleciti del Direttore della stessa UOC e della intera cittadinanza, avendo nel frattempo provocato, vista la la carenza di organico, innumerevoli disservizi con riduzione delle prestazioni diagnostico ambulatoriali? e) come è possibile avere i servizi di Laboratorio Analisi e di Radiologia sotto organico e con attrezzature di vecchia generazione oltretutto moltissime volte rotte con conseguente aumento dei tempi di attesa per lo svolgimento degli esami e i pazienti dirottati presso altre strutture, anche provate, aumentando così i costi personali e sanitari per la mobilità passiva che si genera? Dov’è la programmazione sanitaria gentile Direttore M. Bevilacqua? La cittadinanza attende risposte a tali domande ed , in particolare, risultati rapidi. Continuiamo pertanto ad auspicare interventi concreti del Primo Cittadino, e del Dr Volpini sui vertici regionali e noi come comitato, continueremo a vigilare e , se necessario, supportare i nostri rappresentanti politici che hanno fatto della difesa del nosocomio cittadino parte fondamentale del proprio programma elettorale! E’ certo però che il nostro supporto finirà nel momento in cui alle promesse fatte non seguiranno fatti concreti. #FacciamociSentire Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ". Una lettrice". Concordiamo integralmente con la nostra lettrice, non potendo, d'altro canto, fare diversamente dopo 35 anni di impegno a difesa dell'Ospedale e degli Ospedali. E adesso vorremmo fare noi una domanda. Vent'anni fa, quando la sinistra chiudeva il nostro Ospedale "Antonio Canova" il sindaco che avevamo purtroppo all'epoca vagheggiava "razionalizzazioni" e "miglioramenti". Anche il sindaco che purtroppo abbiamo adesso, mentre la stessa sinistra vagheggia ancora "razionalizzazioni" e "miglioramenti", anzichè far tornare a Montenovo la RSA temporaneamente trasferita a Corinaldo come aveva promesso, ha firmato la "capitolazione" che non farà tornare più un bel niente a Montenovo, mettendo una pietra tombale definitiva sul nostro Ospedale "Antonio Canova" che stava qui da settecento anni. Intanto prendiamo impegno a inserire nel nostro programma elettorale per le elezioni comunali nella primavera dell'anno prossimo l'impegno a chiedere la riapertura dell'Ospedale "Antonio Canova" a Montenovo, promettendo anche che revocheremo l'atto di "capitolazione" firmato dal sindaco che purtroppo abbiamo ora. E la domanda è questa: perchè voi di sinistra dite una cosa e poi fate regolarmente il contrario? E la stessa domanda la rivolgiamo anche ai responsabili del "declassamento" senigalliese (veramente noi lo schiameremmo non "declassamento" ma "sfasciamento", in dialetto). Ce lo dite tutti, voi di sinistra che promettete "razionalizzazione" e "miglioramenti" e noi non vediamo alcun miglioramento e solo "razzie", perchè fate sempre così? Sù, non ci fate più così. Altrimenti ha ragione una lettrice impegnata a continuare la battaglia in difesa dell’Ospedale. da montenovonostro |
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