Fondazione_Cassa_Di_Risparmio_Di_Jesi.jpg

Login

Chi è online

 791 visitatori online

Utenti registrati Online

No
Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: Vòi qualcò’? Fàttelo!
Ostra Vetere: Vòi qualcò’? Fàttelo! PDF Stampa E-mail
Martedì 24 Ottobre 2017 18:52

Ostra Vetere Vòi qualcò Fàttelo!  E’ dura farlo capire a chi non vuole. “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, dicevano gli antichi. Ma è proverbio che vale anche oggi, soprattutto ai piani alti qui a Montenovo. Non c’è verso di farglielo capire. Il fatto è che non vogliono capire. E non c’è verso di metterglielo in zucca. Se uno chiede una cosa, è perché ne ha bisogno e la vuole. Ora, se la richiesta è infondata o illegittima, basta rispondergli: “No, non te la dò, per questo, questo e questo motivo”. Ma se la richiesta ha fondamento ed è legittimamente formulata, deve essere assolutamente evasa. Ora noi comprendiamo che a questa amministrazione sinistra mancano totalmente i ferri del mestiere. E gli avanzano, eccòme, quelli dei tiranni prepotenti. E’, sì, sostenuta dal Partito che si autodefinisce Democratico, ma la Democrazia non sa nemmeno cosa sia e dove sta. Basta vedere cosa combina a Roma, dove il “comandotuttoio” imperversa irrefrenabile sull’onda del “cambiamento” a tutti i costi, che in realtà è solo “sfasciamento”. Basta pensare a come ha ridotto i principi della sinistra di cui ancora si dice professante, ma ha prodotto l’abolizione dell’articolo 18, il jobs act che privilegia la parte padronale, i voucher che precarizzano i lavoratori dipendenti, gli 80 euro di elemosina elettorale (un po’ come faceva Lauro a Napoli che prima delle elezioni regalava la scarpa destra ai poveretti e la sinistra prometteva di consegnarla solo a elezioni vinte e chissà se qualcuno di quei poveracci poteva rischiare di camminare zoppicando, una scarpa sì e una no, per non voler mettere una piccola croce sul posto giusto: basta poco, che ce vò?). E poi la “deforma costituzionale” che ci avrebbe sottratto il potere democratico di eleggere noi i Senatori invece che nominarseli loro, e la stessa cosa con gli amministratori della Provincia. E infine con la nuova, nuovissima legge elettorale “rosatellum” (che in realtà più che rosa socialista è rossa, rossissima, quasi nera, tanto da aver costretto il Presidente del Senato Grasso a uscire dal Partito Deformatico sbattendo la porta) che con strani meccanismi elettorali, inventati a bella posta, riusciranno a nominare la maggioranza assoluta dei parlamentari lasciando a noi (“lasciando” si fa ovviamente tanto per dire) di poter votare efficacemente solo per una sparuta minoranza di gente che tanto verrà indicata da loro, invece che farcela scegliere liberamente da noi con le preferenze. Ah! Le preferenze! Roba da “prima Repubblica”. Che magari tornasse, perche “si stava meglio quando si stava MEGLIO”. Un po’ come a Montenovo trentacinque anni fa. Ma adesso le cose sono cambiate (in peggio) e se chiedi a chi “comanda” (anziché “servire”), nemmeno ti risponde. Oppure, se lo fa, risponde a pezzi e bocconi, tanto per farti perdere tempo. Ahò! E’ da mesi che chiediamo la copia completa di quell’orrido documento che il sindaco ha firmato lo scorso 12 giugno per mettere la pietra tombale sopra l’Ospedale, la RSA e i nostri diritti a volere servizi migliori, soprattutto se riguardano la sanità e l’assistenza. Trentacinque anni fa avevamo l’Ospedale con reparti e personale medico, infermieristico e di servizio, compreso il Centralino della Guardia Medica. Dopo trentacinque anni di “regime sfascista”, salvo pochi anni di intermezzo, ci sapete dire che cosa è rimasto? Niente. Perché? Non si deve sapere il perché. E invece noi lo vogliamo sapere. E’ un nostro diritto, ma è anche un diritto di tutti i nostri compaesani essere adeguatamente informati. Eccomenò! L’avevano scritto perfino nel programma elettorale con tono burbante che avrebbero “reso il conto ai cittadini”, ma il “tono burbante” si è perso, strada facendo, e adesso è diventato solo un “tono burbero”: “Vòi qualcò’? Fàttelo!”. Questo è, più o meno, quello che ci ha risposto il sindaco dopo mesi e mesi di tergiversazioni. Prima non ci ha risposto per settimane e mesi, poi l’ha dovuto fare solo perché è intervenuta la Prefettura, ma ci ha mandato “una” copia che non era nemmeno quella finale, ma solo una precedente bozza, che non era nemmeno firmata con firma autografa, e per di più priva di allegati. Adesso che glieli abbiamo chiesti, ecco a fianco cosa ci ha risposto. Avvertiamo. Non tollereremo più simili tergiversazioni. Se chiediamo una copia integrale di un atto pubblico, vogliamo la copia integrale di quell’atto pubblico, con tanto di firme autografe e di allegati conformi, regolarmente trasmessa con lettera autografa per posta (anche se elettronica) come lo sono state le nostre numerose richieste precedenti. Perché vogliamo avere la data certa dell’effettiva evasione delle nostre legittime richieste, cosa impossibile attraverso l’acquisizione in internet che ci viene sprezzantemente indicata. Lo capisce, o no? Altro che “Vòi qualcò’? Fàttelo!”.

da montenovonostro

 

Per aggiungere un commento devi registrarti.

Ultimi commenti

  • Ostra Vetere: Circolano strane voci clamorose sul futuro del Comune

    montenovonostro 05.05.2013 12:48
    Cosa sta succedendo in paese? montenovonostro
     
  • Marche: Ma quanto incassa un burocrate in regione?

    scelpo 05.09.2012 15:55
    Per essere di sinistra guadagna più di trenta pensionati sociali messi insieme. Complimenti che ...
     
  • Marche: L’Assemblea legislativa aveva approvato misure di contenimento della spesa

    capra 02.09.2012 21:26
    Ma del Contidino, no?
     
  • Marche: L’Assemblea legislativa aveva approvato misure di contenimento della spesa

    ApiK 01.09.2012 21:30
    Di chi è la colpa se il bove è fuggito?
     
  • Marche: L’Assemblea legislativa aveva approvato misure di contenimento della spesa

    scelpo 31.08.2012 18:13
    Ma non serve chiudere la stalla quando il bove è fuggito.