Attraverso il suo profilo facebook ci scrive Carla Coppa, ex consigliere comunale di minoranza, su un argomento di scottante attualità: “Aspettativa di vita : nel 2015 era stato registrato un calo dell'aspettativa di vita degli italiani ma nessun "esperto" ha pensato di dover diminuire l'età per andare in pensione !! Oggi l'Istat dice che l'età media si è allungata di 5 mesi e perciò , dal 2019 , si andrà in pensione a 67 anni . Come sempre, adeguano le statistiche alle esigenze di cassa e di certo non a quelle di chi ha lavorato una vita e a quelle dei tanti , troppi giovani che non trovano lavoro e a cui quella della pensione appare una speranza irrealizzabile ! Carla Coppa”. E certo il problema dei giovani appare drammatico: senza lavoro e con poche speranze di poter percepire una pensione, peraltro fortemente penalizzata, a tempo ragionevole, costretti a farsi mantenere in famiglia per sopravvivere sulle spalle dei genitori costretti al lavoro fino a tarda età. Questi sono i “progressi” di certe ideologie “progressiste” che hanno fatto “progredire” solo la precarietà con l’inganno di “razionalizzazioni, miglioramenti e cambiamenti” che ci hanno portato al punto in cui siamo. Però qualche domanda sorge spontanea: ve lo ricordate il vecchio presidente dell’INPS Mastropasqua? Quello che aveva cumulato una decina di presidenze varie e che incassava un milione e mezzo di euro l’anno in prebende e vitalizi? Quello che diceva sempre che i conti dell’INPS per le pensioni erano tutti in equilibrio? Che non c’erano problemi a mantenere il sistema pensionistico da parte dell’INPS così com’era concepito negli anni passati? Poi è arrivato l’abusivo governo Monti e la ministra Fornero che hanno ribaltato tutto e hanno costretto i vecchi italiani a lavorare all’infinito in attesa della “soglia” di pensionamento che si allontana sempre di più, mentre condannano alla disoccupazione i giovani senza lavoro, grazie ai governi di sinistra? Quelli che dicono di essere dalla parte dei lavoratori e dei pensionati, ma non mandano più in pensione nessuno e non trovano lavoro ai giovani? Quelli che sfrontatamente e immoralmente dicono che bisogna accogliere ancora altri negri che così ci pagano le pensioni a noi? Eccomè, allora, che nessuno si domanda come chiedere il conto a Mastropasqua? Non è forse anche colpa sua se il nodo pensionistico si è stretto attorno al collo degli italiani? Che facciamo, come per i vitalizi dei politici che giornali e TV li addebitano a chi li prende, ma vigliacco se ce n’è uno che dà la colpa a chi ce l’ha davvero, ossia al Governo o al Parlamento che glieli dà? Dare risposte a tutte queste domande da parte della casta politica che ci governa potrebbe servire a dare una giusta risposta a Carla Coppa sull’aspettativa di vita e pensioni.

da montenovonostro