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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: Antica poesia russa in commemorazione dei defunti
Ostra Vetere: Antica poesia russa in commemorazione dei defunti PDF Stampa E-mail
Lunedì 06 Novembre 2017 17:51

Ostra Vetere Antica poesia russa in commemorazione dei defuntiCi scrive un messaggio inusuale una nostra lettrice: "Preghiera per i defunti. Ho  trovato questa bellissima "antica preghiera Russa" che propongo ai lettori di montenovonostro per questo mese di novembre di commemorazione dei defunti . È una preghiera che può diventare anche un momento di riflessione. È bella come una poesia, seppur contenga note di essenziale tristezza. Ma alla fine, il suo contenuto apre alla speranza. Caro montenovonostro ,non mancare di aggiungere tue eventuali note. Una lettrice.

Come l'albero perde le foglie, così la nostra vita ogni anno perde battiti.

Il festival della giovinezza volge al termine, le luci della gioia si spengono.

L'età della solitudine avanza, gli amici muoiono, i parenti se ne vanno.

Dove sono tutti gli spensierati ed i fortunati?

Il silenzio abita le tombe ma le anime, o Signore, sono nelle Tue mani.

Lì senti quegli sguardi amorosi che vengono da quell'altro mondo!

O Signore, Sole infuocato, riscalda ed illumina le loro dimore!

Fa' che quegli attimi di lacerante separazione si dissolvano nell'oblio!

Portaci ad una gioiosa riunione in Paradiso - Fa' che siamo tutti Uno in Te!

Dona a coloro che si sono addormentati la purezza dell'infanzia e la gioia della giovinezza.

Fa' che la loro vfita eterna diventi una Grande Pasqua! Amen".

Si tratta, a ben vedere, di un messaggio davvero inusuale, seppure in tema con il mese, da parte della nostra lettrice. Che però, come lei stessa chiede, ci induce a una riflessione. E’ vero, la vita trascorre e gli uomini passano. Ma nessuno muore invano se rimane vivo nel ricordo di coloro che rimangono. Ai quali si impone un obbligo morale: ricordare il valore di coloro che non ci sono più. La vita di oggi è frenetica. Non ha più tempo per pensare e riflettere. Non ha tempo per ricordare. La fretta e la dimenticanza ci fa scordare l’oggi e, a maggior ragione, lo ieri. Ma non va bene. La memoria, il ricordo del passato è un dovere sociale, oltre che individuale. E allora, traendo spunto dalla suggestione che suscita l’antica poesia russa trasmessaci dalla nostra lettrice, assumiamo un impegno: ricorderemo sistematicamente coloro che sono defunti e che hanno bene operato in favore della comunità locale, particolarmente coloro che sono stati alla guida, nei secoli, della nostra comunità locale: i sindaci. Loro hanno rappresentato la comunità locale nei secoli, che in loro si è riconosciuta. E noi dobbiamo ricordarli. A iniziare dal primo sindaco di cui si conserva la memoria nella più antica pergamena custodita nell’archivio comunale di Montenovo, quell’intrepido sindaco Bruno che fra il 1240 e il 1252, insieme ad altri 58 eroici montenovesi, non ebbe paura di contrapporsi allo scomunicato imperatore ghibellino Federico II che aveva invaso la nostra vallata del Misa con le sue truppe di teutonici e saraceni per sottomettere le comunità che si erano votate alla Libertà. A lui dobbiamo la conservazione di quell’Autonomia che assicura al nostro paese, retto a Comune, la Libertà di amministrarsi da solo, nella Giustizia per tutti, seppure non sempre nella pace e nell’uguaglianza come dovrebbe essere. Lo ricorderemo insieme a tutti gli altri sindaci successori, fino a quelli eletti nel dopoguerra, dal sindaco Antonio Sampaolesi artefice della ricostruzione, al sindaco Giuseppe Perini suo successore, all’indimenticabile giovane sindaco Giuseppe Tanfani deceduto tragicamente nel viaggio di ritorno a servizio del paese, al più longevo sindaco Giuseppe Paolini, vero e insuperato artefice dello sviluppo economico di Montenovo, che a lui deve non solo opere, servizi e strutture, ma soprattutto la floridezza economica della lunga stagione di industrializzazione metalmeccanica che collocò il paese al vertice dell’economia provinciale. A tutti loro, defunti, andrà il nostro ricordo imperituro, che vorremmo tradurre nella intitolazione di vie, piazze e monumenti a ciascuno di loro se i montenovesi ci consentiranno di guidare la comunità locale e l’amministrazione comunale nelle prossime elezioni amministrative anticipate di primavera, come ci induce a riflettere la nostra lettrice con la sua antica poesia russa in commemorazione dei defunti.

da montenovonostro

 

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