Dall’Italia: Non fate scherzi, eh! |
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Martedì 07 Novembre 2017 16:09 |
Leggiamo preoccupati cosa dice l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) a proposito della nuova legge di bilancio (Il Fatto Quotidiano di Martedì 07/11/2017 “Legge di bilancio, l’allarme dell’Anci: “C’è il rischio riduzione servizi ai cittadini”. Ma Padoan: “Non ci sono tagli a enti locali”” - https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/07/legge-di-bilancio-lallarme-dellanci-ce-il-rischio-riduzione-servizi-ai-cittadini-ma-padoan-non-ci-sono-tagli-enti-locali/3965057/). Per l’ANCI c’è il rischio di “gravosissimi tagli indiretti” che potrebbero pesare per “un miliardo” sui bilanci dei Comuni. Davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il
sindaco di Bari Antonio Decaro e il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan hanno visioni profondamente diverse sul capitolo della Legge di Bilancio dedicato agli enti locali. Secondo il presidente ANCI Decaro “È possibile che possano verificarsi gravosissimi tagli indiretti sui Comuni dai costi per il contratto dei dipendenti pubblici, che ricade direttamente e solo sui sindaci, da quelli per il Fondo debiti di dubbia esigibilità e ancora per quelli del Fondo di solidarietà comunale“. Il conto delle voci è presto fatto: “Tutte insieme potrebbero far perdere 1 miliardo ai Comuni”. La conseguenza sarebbe scontata: “Una riduzione dei servizi ai cittadini”, anche a causa dei “9 miliardi che abbiamo perso negli ultimi 5 anni”. Dopo qualche ora è toccato a Padoan relazionare sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio e il ministro dell’Economia è stato categorico: le coperture della manovra, sul lato della spesa, prevedono “tagli ai ministeri e riprogrammazioni di spesa in conto capitale. Gli enti locali non hanno subito tagli”. A chi dare retta, quindi? I precedenti non lasciano dubbi: è artifizio comune e frequente, per la sinistra al governo, dire una cosa e farne un’altra. Promettere visioni immaginifiche lungimiranti e rifilarci sòle cocenti appena un attimo dopo. Piuttosto che alle assicurazioni del ministro PD Padoan, riteniamo di dover dare (purtroppo) maggior credito alle preoccupazioni del sindaco presidente dell’ANCI. D’altra parte è proprio nella direzione da quest’ultimo lamentata che si è mossa la politica nazionale del PD in questi ultimi anni: tagliare risorse e trasferimenti ai Comuni con la scusa del “contenimento delle spese”, in realtà strangolando le Autonomie locali fino all’odiosa proposta di fondere i Comuni piccoli “per risparmiare”. Perpetrando nel contempo un costante aumento della pressione fiscale, coerentemente con la sua ideologia, per gestire centralisticamente quisquilie multimiliardarie in accoglienze e bonus di più che dubbia utilità. Noi, invece, sappiamo bene che i piccoli Comuni sono gli enti pubblici più virtuosi, indotti (o costretti) a rendere direttamente il conto ai compaesani (meno che a Montenovo, nonostante le strabilianti promesse regolarmente disattese). E quindi esprimiamo tutta la nostra motivata preoccupazione. Non sappiamo che cosa farà l’attuale amministrazione che purtroppo abbiamo, di fronte a simili prospettive. Sappiamo invece bene che cosa faremo noi se i compaesani ci voteranno in maggioranza nelle prossime elezioni anticipate di primavera: prenderemo tutte le iniziative istituzionali e politiche per reclamare da tutti i livelli pubblici, dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia (pur sbrindellata come l’hanno ridotta), il sacrosanto diritto, costituzionalmente garantito ma sinistramente disatteso, a veder assegnare al Comune di Montenovo tutte le risorse necessarie (senza riduzioni con la scusa di “patti di stabilità” e “vincoli di bilancio” che strangolano l’Autonomia municipale) per farlo tornare a funzionare a pieno regime come trentacinque anni fa, prima che arrivasse anche da noi l’Attila neo-collettivista e centralista, che anziché nemmeno l’erba ha lasciato crescere rigogliosa solo l’ortica. Per tutto questo, promettiamo che inseriremo nel nostro programma elettorale proprio la difesa e pretesa di adeguate risorse finanziare per difendere, con l’Autonomia economico-finanziaria del Comune, anche la Libertà e la Giustizia per tutti i compaesani, come è scritto nel nostro simbolo di “montenovonostro”: Libertà, Autonomia, Giustizia. E intanto ai responsabili politici che lesinano le risorse ai Comuni (ma non ai vitalizi per loro) diciamo: Non fate scherzi, eh!
da montenovonostro |