Ci scrive una nostra lettrice: "Caro Montenovonostro, c'è uno strano clima di tensione che aleggia su questa generazione. Fattacci di cronaca nera tra i più cruenti sconvolgono le famiglie, i giovani e la società in genere. Terremoti, incendi e alluvioni ci devastano e ci fanno soffrire. Tutto ció che succede ,scaturisce, essenzialmente,da una assenza di amore per noi stessi , per gli altri, per l'ambiente. Ed è per questo che ci troviamo a fare i conti su più fronti con ogni genere di
calamità . Viviamo freneticamente,superficialmente, senza riflettere e contando solo sulle nostre forze. E così , non troviamo pace e induriamo il nostro cuore. E ci scateniamo gli uni contro gli altri addossandoci a vicenda la colpa di quanto accade. Senza amore, per noi stessi e per gli altri , perdiamo , anche ,il senso di rispetto e di dignità verso noi e verso il prossimo. L'amore è , prima di ogni cosa ,la pace del cuore da cui scaturisce la pace e la salvezza del mondo. Anche, la povertà e la miseria ,alla fine prosperano nella assenza di amore e diventano , così , una minaccia per la pace. Il premio Nobel per la pace, Santa Teresa di Calcutta,fondatrice delle Missionarie della Carità , nel ricevere tale onorificenza ,il 11 Dicembre 1979 , ad Oslo ,tenne un bellissimo discorso sui temi dell'amore e della pace. Vorrei riproporlo ai tuoi lettori , ricordando che Ella, rifiutó il banchetto cerimoniale del valore pari a 6.000 dollari , pregando che tale somma fosse messa a disposizione dei poveri di Calcutta. Ecco, dunque , una sintesi del discorso della Santa che non dovremmo trascurare di leggere e , su di esso riflettere ,considerato da quale cuore esso scaturisce. “Ringraziamo Dio per l’opportunità che abbiamo tutti insieme oggi, per questo dono di pace che ci ricorda che siamo stati creati per vivere quella pace, e Gesù si fece uomo per portare questa buona notizia ai poveri. Egli essendo Dio è diventato uomo in tutto eccetto che nel peccato, e ha proclamato molto chiaramente di essere venuto per portare questa buona notizia. La notizia era pace a tutti gli uomini di buona volontà e questo è qualcosa che tutti vogliamo, la pace del cuore, e Dio ha amato il mondo tanto da dare suo Figlio […] Egli morì sulla Croce per mostrare quell’amore più grande, e morì per voi e per me e per quel lebbroso e per quell’uomo che muore di fame e per quella persona nuda nelle strade non solo di Calcutta ma dell’Africa, e New York, e Londra, e Oslo – e insistette che ci amassimo gli uni gli altri come Lui ci ha amato”. ” Egli è l’affamato, il nudo, il senza casa, l’ammalato, il carcerato, l’uomo solo, l’uomo rifiutato e dice: “L’avete fatto a me”. Affamato del nostro amore, e questa è la fame dei nostri poveri. Questa è la fame che voi e io dobbiamo trovare, potrebbe stare nella nostra stessa casa.” ” Come la povertà arriva proprio a casa nostra, dove trascuriamo di amarci.” ” Non dimentico mai l’opportunità che ebbi di visitare una casa dove tenevano tutti questi anziani genitori di figli e figlie che li avevano semplicemente messi in un istituto e forse dimenticati. Sono andata là, ho visto che in quella casa avevano tutto, cose bellissime, ma tutti guardavano verso la porta. E non ne ho visto uno con il sorriso in faccia. Mi sono rivolta alla Sorella e le ho domandato: come mai? Com’è che persone che hanno tutto qui, perché guardano tutti verso la porta, perché non sorridono? Sono così abituata a vedere il sorriso nella nostra gente, anche i morenti sorridono, e lei disse: questo accade quasi tutti i giorni, aspettano, sperano che un figlio o una figlia venga a trovarli.” Una realtà , quest'ultima , che dipinge bene un quadro molto diffuso ai nostri giorni . Montenovonostro, vuoi aggiungere il tuo pensiero ? Una lettrice". Non c'è molto da aggiungere. E' già detto tutto. Basterebbe che provassimo tutti a guardare anche vicino a noi per vedere. Il fatto è che è vera una cosa: non vediamo più nemmeno a pochi passi da noi, perchè è vero quel che dice la nostra lettrice: c'è uno strano clima di tensione che aleggia su questa generazione.
da montenovonostro |