Leggiamo dalla bacheca del sito ufficiale internet del Comune di Ostra Vetere i seguenti due strabilianti annunci, uno dietro l’altro:

- “CHIUSURA UFFICI COMUNALI NELLA MATTINATA del 5-12-2017 Pubblicato il 4-12-2017 IL 5 DICEMBRE 2017 DALLE ORE 9 ALLE ORE 13 SI TERRA’, PRESSO IL COMUNE DI OSTRA, IL SEMINARIO “BENESSERE ORGANIZZATIVO IN OTTICA DI GENERE” ESTESO A TUTTO IL PERSONALE DEI COMUNI DI OSTRA VETERE E OSTRA. LA GIORNATA DI FORMAZIONE R…”.

- “CHIUSURA ANTICIPATA UFFICI COMUNALI NEL POMERIGGIO DEL 7 DICEMBRE 2017 Decreto del Sindaco n. 14 del 6/12/2017 Pubblicata il 06/12/2017”.

Ma come? Addirittura là per là: il 4 per la chiusura del 5 e il 6 per lo stesso 6, senza preavviso? Il sindaco, anziché garantire la quotidiana fruizione dei servizi comunali con l’apertura al pubblico degli uffici in orario ordinario, decide di chiudere straordinariamente “baracca e burattini” e “chi s’è visto s’è visto”? Ma questo è il servizio che rende alla popolazione? Senza nemmeno preavvertire? Proprio lui che aveva pomposamente scritto nel programma elettorale che avrebbe reso il conto ai cittadini delle sue azioni amministrative? E invece, nella seconda strabiliante notizia, per giustificare la chiusura dice di aver emesso un decreto (il n. 14 del 6/12/2017), ma non è nemmeno allegato? Andàmo bène, oh. Andàmo pròpio bène. Simili “buchi” nei servizi pubblici non sono tollerabili: è il Comune che deve stare al servizio dei compaesani e non viceversa. Allora facciamo una cosa: inseriremo nel programma amministrativo, che stiamo predisponendo in vista delle elezioni amministrative anticipate della prossima primavera, l’impegno a mantenere aperti gli uffici comunali dei servizi essenziali tutti i giorni, sabato compreso, per consentire ai compaesani che lavorano di potervi accedere anche al sabato mattina, senza dover chiedere ferie e permessi, che spesso non possono nemmeno essere concessi dalle aziende senza pregiudicarne l’attività lavorativa. Anzi, il sindaco, se sarà dei nostri, dovrà stare in Comune a ricevere i compaesani anche al sabato mattina, come accadeva 35 anni fa. Altro che i buchi odierni.

da montenovonostro