Città del Vaticano: Per il Papa i migranti devono rispettare le leggi dei paesi che li ospitano |
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Lunedì 15 Gennaio 2018 16:18 |
L’abbiamo detto e ripetuto tante volte e la storia antica di Montenovo ci dà ragione quando, accogliendo una quarantina di profughi barbaresi che fuggivano l’invasione delle milizie teutoniche e saracene dello scomunicato imperatore ghibellino jesino Federico II nipote del Barbarossa nel 1240, fu l’eroico sindaco Bruno insieme a 58 eroici montenovesi a salvare il libero Comune e le sue libertà. Dobbiamo sottolineare ancora che, quell’accoglienza, tante volte ripetuta nel Duecento con i profughi
Fiorentini, nel Trecento con i profughi Romagnoli e Lombardi, nel Quattrocento con i profughi Schiavoni, era generosamente offerta ma condizionata al “giuramento di castellania”, cioè all’impegno solenne di rispettare le leggi municipali e gli Statuti e di pagare le tasse esattamente come tutti gli altri montenovesi. I profughi giuravano davanti ai Consoli e ai Massari nell’Arengo o nella pubblica piazza, affinchè tutti vedessero e udissero. Grande esempio di civiltà cristiana e di apertura umana. Abbiamo già avuto altre conferme, di cui abbiamo dato sempre conto. Ma oggi giunge una ulteriore soddisfazione, per aver anticipato come sempre i giudizi. Ci giunge addirittura dal Papa Francesco che ieri, nell'omelia della Santa Messa, celebrata in Vaticano, in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, ha detto che le paure di accogliere i migranti "sono legittime, fondate su dubbi pienamente comprensibili da un punto di vista umano. Avere dubbi e timori non è un peccato. Il peccato è lasciare che queste paure determinino le nostre risposte, condizionino le nostre scelte, compromettano il rispetto e la generosità, alimentino l'odio e il rifiuto". E ha detto anche che "Nel mondo di oggi, per i nuovi arrivati, l'invito all'accoglienza significa anche conoscere e rispettare le leggi, la cultura e le tradizioni dei Paesi in cui sono accolti; significa pure comprendere le loro paure e apprensioni per il futuro". Papa Francesco ha anche sottolineato che "l'incontro vero con l'altro non si ferma all'accoglienza, ma impegna tutti in altre tre azioni, evidenziate nel Messaggio per questa giornata: proteggere, promuovere e integrare". Esattamente quello che ha fatto sempre Montenovo per secoli fin dagli albori della sua autonomia municipale nel Medioevo e che continua a dire oggi "montenovonostro". Tuttavia ricordando sempre il dovere del profugo accolto a promettere (giurare) di mantenere i doveri comuni e a rispettare scrupolosamente leggi e statuti locali, esattamente come ha sempre detto “montenovonostro” ed esattamente come anche per il Papa i migranti devono rispettare le leggi dei paesi che li ospitano.
da montenovonostro |