Dal centro del mondo: La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco (2) |
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Lunedì 05 Febbraio 2018 16:00 |
Dal centro del mondo: la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco. C’era una volta a Montenovo, il paese più bello del mondo, anche l’Ospedale Canova. C’era, c’era. E oltre a curare i malati e far nascere i bambini faceva anche un’altra bella cosa: c’era il LAVORO. L’Ospedale Canova dava lavoro a tanta gente del posto, tanti montenovesi che lavoravano qui e che mantenevano con quel lavoro le loro famiglie. L’Ospedale Canova non portava solo salute, ma anche benessere ai montenovesi e al paese di Montenovo. Vi erano occupati una trentina di persone: un primario, tre medici assistenti, cinque infermieri professionali, sei suore dell’Ordine di Santa Maria dell’Orto (delle quali alleghiamo in dono ai nostri lettori il
volume numero 22 della collana di testi del Centro di Cultura Popolare scritto da padre Rolando Maffoli o.f.m. e Renzo Fiorani dal titolo “Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere”), una decina di inservienti, cuoche e operai manutentori, oltre al ragioniere, al fattore e agli impiegati, più tutti i mezzadri dell’azienda agraria che aveva tanti terreni. Aveva tutto e non è rimasto più niente. “C’era una volta a Montenovo, il paese più bello del mondo, anche l’Ospedale Canova. C’era, c’era … ma poi … è arrivato l’Omonèro e s’è mangiato il mondo intero”. E così è finita la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco.
da montenovonostro
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