Ostra Vetere: Prima che smetta di ritardare |
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Venerdì 16 Febbraio 2018 22:06 |
Insistiamo ancora sul Piano delle Emergenze, perché l’argomento non è di poco conto, soprattutto alla luce degli sviluppi del caso senigalliese dell’alluvione. Per questo abbiamo scritto nuovamente al sindaco: “Ostra Vetere, 16 febbraio 2018 Protocollo: 20180216TA. Oggetto: Terremoto e Alluvione. Al Sindaco del Comune di 60010 Ostra Vetere (AN). Replichiamo alla stringata e infastidita risposta fornita (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/42209-ostra-vetere-fischi-per-fiaschi-sempre-
cosi-fanno-loro-) alla nostra precisa richiesta del 29 gennaio 2018 circa il Piano Emergenze vigente, con la quale segnalavamo che da un anno e mezzo si susseguono continue scosse di terremoto che hanno fatto danni anche da noi e che fanno temere il peggio, per cui chiedevamo urgentemente di sapere i veri motivi che ritardano o impediscono la immediata pubblicazione del “piano delle emergenze vigente” sul sito ufficiale del Comune (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/42044-ostra-vetere-chiediamo-per-quale-motivo-il-comune-non-pubblica-il-piano-per-lemergenza) e (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/42103-ostra-vetere-forse-che-gli-amministratori-non-se-ne-curano), cui non ha voluto fornire pertinente risposta. Anche oggi, peraltro, nuove scosse di terremoto hanno interessato l’Italia, una con magnitudo 4.0 (addirittura) alle ore 12,21 nel Tirreno Meridionale che ha colpito il Golfo di Policastro, nei comuni costieri della Calabria e in particolare in quelli della provincia di Cosenza come Scalea, Sapri, Palinuro e Cetraro. Non è più il caso di dormirci sopra e pertanto La invitiamo a dare immediata pubblicazione al Piano delle Emergenze vigente, qualunque esso sia, anche se tutt’altro che “ben preciso”, come pomposamente annunciato dalla sua parte politica. Nella sequela dei nostri insistenti ma disattesi comunicati, Lei non ha voluto cogliere il loro significato preventivo e collaborativo, né in quelli relativi al terremoto che funesta l’Italia ormai da un anno e mezzo, nè tantomeno in quelli altrettanto numerosi sull’altro grave evento dell’alluvione del 3 maggio 2014, che ha devastato le aree artigianali e industriali di Pongelli a causa della colpevole esondazione del depuratore comunale e del maltenuto fosso del Vallone San Giovanni. E, a quasi quattro anni dall’alluvione e a un anno e mezzo di terremoto, vorremmo segnalarLe che l’omissione della pubblicazione di quel “Piano” (che forse si chiama così proprio perché “va fin troppo piano” prima di essere pubblicato) si potrebbe rischiare di fare la fine dei colleghi sindaci di Senigallia, ora indagati per le troppe omissioni e i troppi ritardi registrati dagli inquirenti (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/42281-senigallia-la-procura-della-repubblica-tira-le-somme). Non temporeggi più, quindi, né ci faccia attendere ulteriormente l’annunciato aggiornamento del piano di protezione civile, di cui non si comprenderebbe la necessità se davvero quello vigente fosse un “piano ben preciso”, come presuntuosamente annunciato, che evidentemente “preciso non è” se necessita di ben colpevolmente tardivo aggiornamento. Si rimane comunque in attesa di risposta circa i motivi che ritardano o impediscono la immediata pubblicazione del “piano delle emergenze vigente” sul sito ufficiale del Comune. Con doverosi saluti. montenovonostro”. Come si vede, noi continuiamo ad essere collaborativi e previdenti. Ci augureremmo che altrettanto collaborativo e previdente fosse anche il sindaco. Temiamo però di doverci accontentare di così com’è, almeno per qualche mese ancora (pochi) fino alle elezioni anticipate di primavera, prima che smetta di ritardare.
da montenovonostro |