Dal centro del mondo: La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco (4) |
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Lunedì 19 Febbraio 2018 16:00 |
Dal centro del mondo: la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco. C’era una volta Montenovo, il paese più bello del mondo, che aveva anche l’Ospedale Canova. C’era, c’era. E adesso non c’è più. Perché? Ma perché è arrivata a malamministrare la sinistra deformatica e sfascista che ha sfasciato tutto quello che ha trovato di buono. E’ successo dopo il 1985, più di trent’anni fa, e ha subito incominciato a revocare, a cambiare, a sfasciare, anche se prometteva “razionalizzazioni” e “miglioramenti” per l’Ospedale. Tante parole. Belle. Troppe. Ma dopo tutte quelle parole inutili e menzognere, i fatti hanno dimostrato tutta un’altra cosa: con tante chiacchiere e bugie, l’Ospedale non c’è più. A modesto e sconveniente scambio, avevano lasciato solo la RSA, Residenza Sanitaria Assistita. Non era un Ospedale, ma comunque vi si potevano ricoverare i malati terminali. Aveva un solo medico (non quattro come prima), qualche infermiere (non cinque più sei suore come prima), pochi inservienti (non la decina come prima) e più nessun dipendente impiegato (trasferiti a Senigallia e poi pensionati): via tutto e tutti, dimezzato tutto, lasciato solo le briciole. Perché? Ma perché la sinistra deformatica e sfascista fa così: promette fantasmagoriche
mirabilie, ma combina un disastro dietro l’altro e lascia solo ruderi. E infatti è durata poco anche la RSA: adesso manco quella c’è più. Via, via tutto. Un’altra prova che Montenovo aveva tutto e la sinistra deformatica e sfascista non ha lasciato più niente. “C’era una volta Montenovo, il paese più bello del mondo, e c’era anche la RSA Residenza Sanitaria Assistita. C’era, c’era … ma poi … è arrivato l’Omonèro e s’è mangiato il mondo intero”. E così è finita la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco (4).
da montenovonostro |